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Da Ellison-Coutts nasce SailGP

Marketing delle grandi (?) regate

Responsabilità editoriale Saily.it

Larry Ellison e Russell Coutts ce l'hanno fatta. Sarà presentato mercoledi prossimo 3 ottobre a Londra il loro progetto di circuito di vela "pro" sui vecchi catamarani foiling AC50. Cinque tappe nel 2019 (si parte a febbraio da Sydney) e dieci nel 2020. Già sei team nel giro (AUS, CHN, GBR, FRA, JPN, USA). E' un attacco frontale all'America's Cup targata New Zealand-Luna Rossa. Ecco perchè non riuscirà

 

di Fabio Colivicchi

Larry Ellison e Russell Coutts non mollano, anzi rilanciano. La loro idea di un circuito Grand Prix tra team che utilizzino i catamarani volanti AC50 delle ultime America's Cup World Series, sarà ufficializzata mercoledi 3 ottobre in una conferenza stampa a Londra. Il nome "beta" sarebbe SailGP (Grand Prix), le barche ribattezzate F50 (dove F sta per foiling), e secondo gli ultimi rumorso ci sarebbero già le pre-iscrizioni di almeno sei team da Australia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Giappone e naturalmente USA.

Il circuito SailGP si articolerà su almeno cinque eventi già nel 2019, si parla di Sydney (a metà febbraio), San Francisco, New York, e due sedi europee in Inghilterra e Francia. Ma il progetto, che oltre all'utilizzo dei catamarani già esistenti prevede la possibilità per ciascun team di costruirne due nuovi, sembra destinato a rilanciarsi alla grande nel 2020, con la previsione addirittura di 10 eventi SailGP.

Da notare che il 2020 sarà l'anno dei primi eventi della XXXVI America's Cup, che al momento conta su tre sfidanti e un defender. L'operazione targata Ellison-Coutts, che qualcuno chiama Larry's League, ha una fin troppo evidente funzione anti-Coppa America, anche se questa è fermamente negata dai promotori. Inoltre gli altri circuiti "pro" di vela acrobatica con catamarani foiling (Extreme, GC32 World Tour, M32...), in molti casi finiranno per essere inevitabilmente in concorrenza con il tour SailGP.

Si ripropone dunque la visione della coppia Larry Ellison-Russell Coutts (che insieme hanno vinto la Coppa America nel 2010 e nel 2013, perdendola poi nel 2017), che come si ricorderà era stata sottoscritta da un patto tra gli iscritti alla AC35: un circuito annuale, ricorrente e stabile, con i catamarani foiling monotipo, in tutti i continenti. Quel patto venne firmato a Londra da tutti tranne Emirates Team New Zealand e ovviamente Luna Rossa, che si era già ritirata dopo il cambio in corsa delle regole. Ora torna il faccia a faccia tra due modi di intendere la vela professionistica e soprattutto l'America's Cup. Guarda caso proprio i neozelandesi e gli italiani, defender e challenger of the record, sono alla guida della Coppa numero 36, in programma nel 2021 a Auckland, con i famosi, attesi e misteriosi monoscafi foiling e semi-wing AC75.

Ripensando ai firmatari del vecchio accordo di continuità voluto da Coutts, i rumors sugli iscritti al SailGP sembrano coerenti: vedremo i francesi di Groupama (o i loro eredi, comunque Cammas, assenti dall'America's Cup), i giapponesi di SoftBank che erano stati coinvolti da Ellison, i cinesi che ronzavano intorno all'ultima edizione, forse persino un team-B di Sir Russell Coutts, il quale anche se coinvoltissimo con la supersfida INEOS alla Coppa "vera" resta un sodale della visione di Coutts.

Riflessione: di questo passo inflazioneremo sempre più il segmento dei circuiti di vela "pro", tutti simili con sedi, tappe brevi, regate sottocosta, tv e tanti nomi, troppi, di velisti, squadre e sponsor che si contenderanno lo stesso identico palcoscenico. In questo senso il progetto SailGP può essere un pericolo, specie per quei media superficiali che gli daranno credito per qualche personaggio in campo. Può far storcere il naso considerare, in attesa della presentazione ufficiale di mercoledi prossimo, che il nuovo circuito alla nascita ha già più squadre della Coppa America. Ma questo aspetto non muta la sostanza: l'America's Cup è, resta e deve restare l'unico vero Graal della vela, il trofeo più antico della storia, le sue stesse regole lo garantiscono. Anche senza continuità, ripetitività, cambiando classe, tra sorprese e colpi di testa, progetti impossibili. Nessuno tocchi la Coppa.

Responsabilità editoriale di Saily.it