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Barcolana 50 Preview Ecco chi puo' vincerla

Nuovo record iscritti con 48 ore di anticipo! Possibile quota 2500?

Responsabilità editoriale Saily.it

ULTIMISSIME DAL METEOROLOGO - A Trieste l'impossibile diventa possibile: nuovo record di iscritti! Linea di partenza allungata a 2 miglia. Almeno cinque favoriti tra le barche più grandi e tirate, moltissimi outsider, tanti superyacht, campionissimi, campioncini, sorprese. Abbiamo fatto la radiografia alla vigilia della Barcolana del cinquantennale: i momenti decisivi del percorso e quali barche seguire (e perchè). Senza dimenticare che è la festa di tutti: a partire dai 100 Meteor in gara!

 

Se i 2101 iscritti del 2017, quarantanovesima edizione, vi sembravano già una cifra pazzesca, e subito nel Guinnes dei primati per la regata più numerosa di sempre, ricredetevi: alle 10:19 di venerdi 12 ottobre quel record è stato infranto! Il 2102° iscritto è Gianfranco Spangher di Villesse (Gorizia), con il suo Neo di 10 metri.

PARTENZA PIU' LUNGA E PIU' LARGA - Il Comitato di Regata ha allungato la linea di partenza di 550 metri: adesso è  lunga 2 miglia. E’ stata predisposta anche una rotazione della linea stessa, per effetto dello spostamento della boa P1 che si trova all’estremo di Miramare: questo consentirà di avere più spazio per la pre-partenza e favorirà anche una più omogenea disposizione lungo la linea stessa. Le modifiche tecniche sono comunicate nell’Albo comunicati ufficiale della regata e verranno commentate nel briefing concorrenti in programma sabato 13 alle 18 al Salone degli Incanti.

“Impossibile quasi crederci - ha dichiarato Mitja Gialuz, il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano - grazie a tutti gli armatori che da tutto il mondo stanno navigando per arrivare a Trieste: siamo entusiasti di accogliervi. Avete fatto tutti, con il vostro entusiasmo, un grande regalo a noi della Barcolana e alla città tutta in occasione di questo Cinquantenario”.

A questo ritmo c'è chi si spinge a ipotizzare una Barcolana 50 "mostruosa" con 2500 o anche più barche al via tra Barcola e Miramare! Curiosità: lo stampatore dei numeri di iscrizione aveva istruzione di arrivare a 2500, e gli è stato detto di andare avanti... Al di là dei numeri, due cose si impongono: 1) i complimenti per l'organizzazione e la comunicazione di questo big-event, e 2) una riflessione sulle immense potenzialità della vela quale veicolo e catalizzatore di interessi, passioni, coinvolgimento popolare, di aziende sponsor e istituzioni territoriali. Certo Trieste è un 'unicum', ma certi concetti e comportamenti sono replicabili anche altrove.

LE ULTIMISSIME DAL METEOROLOGO: CONDIZIONI IDEALI (MA CON UN PICCOLO DECISIVO DUBBIO...) - Ecco il meteo della Barcolana 50 (B50) secondo un meteorologo tra i più esperti e attivi in Italia. Barcolana tranquilla e soleggiata, con brezze distese al mattino 8-12 nodi e raffichette. Poi con il sole alto il vento cala a 6-10 nodi, anche meno e potrebbe ruotare per l'effetto termico. La scommessa è in questo calo previsto: quanto durerà il vento del mattino sui 10 nodi? I più grandi faranno i tempo a completare il percorso prima della bonaccia?

Lo scorso anno un'ora e dieci fu il tempo di Spirit of Portopiccolo. Se dovesse andare a calare bruscamente, e persino a ruotare (quindi con una fase di vera e propria bonaccia, calma di vento) la B50 potrebbe trasformarsi in un terno al lotto, ci sarebbe un rimescolamento di posizioni, le barche più piccole e leggere potrebbero avere un vantaggio. Ne potremo sapere di più quando le previsioni saranno più attendibili a 24-30 ore dalla regata.

ANALISI TECNICA: I MOMENTI CHIAVE - Alla luce di queste previsioni meteo, ecco una prima analisi tecnica ragionata sulle barche che potrebbero vincere la B50, o essere fortemente competitive. Senza considerare che una flotta di oltre 2000 barche significa avere almeno il 2% (40 barche) di possibili outsider, scafi ed equipaggi non favoriti alla vigilia che invece azzeccano tutto della regata. Ovvero questi punti decisivi.

1) Partenza: emozioni per cuori forti, togliere il piede dal freno senza chiudere gli occhi, e spiccare un salto.... Partire con 2000 barche è pazzesco, i calcoli e le strategie vanno fatte con largo anticipo, i maxi che puntano a vincere devono sbarazzarsi al più presto della "nuvola" di scafi medio-piccoli e lanciarsi a tutta velocità verso la prima boa in direzione Slovenia. Chi ci riesce meglio, e prima, acquista un vantaggio che può essere decisivo.

2) Primo lato: sbrigata la pratica dello start adrenalinico, pedale sul gas a manovella! Tutte vele e andatura che secondo previsioni sarà di lasco. Gennakeroni, Code zero, spinnaker, tutto a riva per tutti! Qui conterà la scelta di rotta: stare più su all'inizio per poggiare in boa, o stare bassi per orzare alla fine del lato. Con il vento più sicuro alla partenza, forse preferibile questa seconda ipotesi. Ma se tutti vogliono seguirla....

3) Giro delle boe 1 e 2: essere in testa o nei primi tre, e con distanze ravvicinate, significa essere in corsa per vincere la Barcolana 50. Chi ci riuscirà? In questa fase è probabile ance che si vedranno delle manovre, strambate, cambi di vele. E se le barche saranno vicine, entreranno in gioco anche i marcamenti, i controlli, o la voglia di sfuggirvi. E poi bisognerà posizionarsi nel modo giusto per il terzo lato, quello del ritorno verso Miramare. Se il vento terrà sarà una bolina larga, anche se non è esclusa la necessità di fare qualche bordo e quindi virate. Questo è forse l'ultimo lato dove può succedere qualcosa, o ci puo' essere un sorpasso per ragioni di tattica e non di velocità, sempre se le condizioni del vento terranno, almeno per i primi.

4) Ultimo lato con arrivo verso Piazza Unità: se le posizioni a Miramare saranno definite, con distacchi significativi, oltre i due minuti, l'ultimo lato potrebbe essere solo una passerella per il vincitore. Ma come detto c'è l'incognita-vento: se dovesse iniziare a calare, e proprio sotto Barcola dove c'è il lato conclusivo verso l'arrivo in città, tra refolette che potrebbero persino cambiare di direzione di molti gradi e di intensità... allora prepariamoci a un finale show, dove tutto (o quasi) puo' succedere, anche barche più piccole che si infilano nella lotta per i primissimi posti, anche rimonte inattese, arrivo in volata. Tutto puo' rimescolare il vento capriccioso. Tutto resta stabile col vento regolare. E' la vera partita della B50 che seguiremo.

LE BARCHE DA SEGUIRE - Vediamo quali sono le barche in grado di vincere la B50. A cominciare dalle più grandi o performanti.

1) Spirit of Portopiccolo (27,4 metri)- E' il defender, la barca che ha vinto la Barcolana 49 nel 2017. Ex Morning Glory, un super-maxi di 86 piedi (27,40 metri) progetto Reichel-Pugh, con kanting keel, costruito nel 2004 da Mc Conaghy, in carriera ha vinto la Newport-Bermuda 2004, la Transpac 2005, la Middle Sea race 2006, il Mondiale Maxi 2007. Disloca 20,7 tonnellate ed è il gioiello gestito da Fast & Furio Sailing Team (già vincitori della Barcolana nel 2016 con l'ex Alfa Romeo, e nel 2017 con l'ex Morning Glory), Furio Benussi Project Manager, con il fratello Gabriele Benussi e un dream team di super triestini come Alberto Bolzan, Lorenzo Bressani. Stefano Spangaro... Inutile parlare di ruoli o gerarchie, si corre per vincere. Punto forte: la conoscenza e la messa a punto della barca.

2) Tempus Fugit-CQS (33,7 metri)- Lo sfidante osservato speciale, l'arrivo a sorpresa dell'ultima settimana, un maxi più grande e potente ma anche più difficile da portare per il team Tempus Fugit che ogni anno fa scelte innovative. Ex Maxi 90 piedi Nicorette, progetto Alexander Simonis & Marten Voogd, costruito nel 2004, ha vinto la Rolex Sydney-Hobart del 2004. Ricostruito nel 2016 e trasformato in 98 piedi (33,70 metri fuori tutto, 29,75 metri solo scafo) dallo skipper Ludde Ingvall, su progetto del kiwi Brett Bakewell-White, con prua riversa, lunghissimo bompresso, ali laterali sullo scafo, alette DSS "aqua foil" (Dynamic Stability System) semisommerse per un effetto simile ai foil, kanting keel basculante gestita da due sistemi idraulici. 

A bordo velisti da 7 nazioni: timoniere/skipper Mitja Kosmina, co-skipper e stratega Ludde Ingvall (2 fstnet, 2 sydney hobart), co-skipper tattico Enrico Zennaro (8 mondiali, 6 europei, 11 italiani, barcolana 2009 con maxi jena), navigatore Andrea Visentini, randa Andrea Casale, trimmer Alessio Razeto, prua Massimo Hrovatin, team manager Marco Furlan, presidente Tempus Fugit Antonio Masoli. Hanno avuto pochi giorni per navigare e conoscere questo mostro. Se avranno vento stabile per lunghi tratti possono avere una accelerazione superiore. Manovre e cali di aria potrebbero essere il punto debole.

3) Way of Life - Maxi Jena (23,99 metri)- La barca di mille Barcolane, la barca col record di secondi posti, e con la vittoria del 2009, un maxi datato ma sempre performante quando serve, la sfida slovena torna con la nuova sigla di Way of Life, armatore-skipper Gasper Vincec, a bordo l'olimpico sloveno Ivan Gasic. Disegnata dallo sloveno Andrej Justin e costruita nel 2002, lunga 23,99 metri, larga solo 5 metri, pescaggio 4,5 metri, dislocamento 15,7 tonnellate, altezza albero 36 metri, superficie velica bolina 406 mq, portanti 1050 mq. Mina vagante per definizione, praticamente una barca fatta apposta per la Barcolana.

4) A2A Pendragon (21,6 metri)- Nicola Paoleschi si conferma armatore viaggiatore e porta ancora il suo Pendragon, plurivittorioso in offshore all'onore della B50. Il Mini Maxi di 71 piedi progettato dal neozelandese Laurie Davidson e costruito nel 2010 in California, ha vinto la 151 Miglia offshore del 2017 e ha rivinto con record nel 2018. Al timone Lorenzo Bodini, e alla tattica il fratello Marco Bodini (olimpici sul Tornado a Sydney 2000), navigatore Alessandro Alberti. La sua forza sta nella messa a punto e nella grande capacità di trarre il massimo di prestazioni da ogni condizione. Lo scorso anno fu terzo all'arrivo, e con eventuali variabilità meteo andrebbe a nozze...

5) Safilens Anywave (19,5 metri)- Un longevo 64 piedi progetto German Frers, costruita nel 2000, ristrutturata nel 2015 con il coinvolgimento di Paul Cayard. E' un'altra delle barche che in Barcolana si esprimono al meglio. Le caratteristiche la rendono un contender credibile in caso di ariette leggere e variabili. Il team manager Alberto Leghissa è un veterano della regata e del golfo.

C'E' ANCHE LA BARCA PIU' GRANDE DI SEMPRE ALLA BARCOLANA - Viriella (36 metri)- Big Boat di 118 piedi (36 metri), progetto German Frers, costruito da Maxi Dolphin a Erbusco in Italia nel 2001, refittata nel 2014. Larga 8 metri, pescaggio 3,5 mt, dislocamento 130 tonnellate (oltre 5 volte quello di CQS Tempus Fugit e oltre 6 volte quello di Spirit of Portiopiccolo), motore diesel da 550 cv. Alla Barcolana 50 avrà al timone Mauro Pelaschier. La compartimentazione interna è articolata su una zona notte a prua che comprende la grande cabina armatoriale con studio annesso, due cabine ospiti doppie ed una cabina ospiti a tre letti, e su un living a centro barca costituito dall’ampio salone ospitato nella deck-house, dal quale si accede alla sala da pranzo, spostata verso poppa sul lato di dritta. Gli alloggi per l’equipaggio, due cabine e un bagno, si trovano nella zona poppiera. Curiosità: si affitta d'estate a 45mila euro a settimana, 38mila fuori stagione. Fateci un pensierino.

ALTRI DA TENERE D'OCCHIO... BARCOLANA-MERCATO (con la collaborazione di Francesca Pitacco - Il Piccolo) - A parte l’Invincibile Armada messa in piedi da Furio Benussi su Spirit of Portopiccolo e il competitor CQS Tempus Fugit dell’accoppiata Zennaro-Kosmina cosa bolle nel Golfo di Trieste per Barcolana 50? Il toto-equipaggi è già partito già, ma complice la volontà di svelare le carte all’ultimo da parte di qualche armatore, ecco che solo in prossimità dello start si rendono noti nomi e conseguenti abbinamenti alle barche.

Molti dei big locali arriveranno sulle Rive all’ultimo momento, visto che più di qualcuno è impegnato alle Voiles de Saint Tropez. Dalla Francia arriveranno infatti Michele Paoletti, tattico dello splendido Swan 90 di Alberto Rossi charterizzato da Generali (a bordo il gotha della compagnia assicuratrice, e alcuni vip, tra questi forse Adriano Panatta), nonché Mauro Pelaschier, che come detto condurrà Viriella con il messaggio ecologico di One Ocean Foundation. Sempre dalla Costa Azzurra giungeranno Andrea Cherin, che sarà alla ruota del Farr80 Prosecco DOC, e Alberto Leghissa, del quale abbiamo parlato a proposito di Anywave Safilens, imbarcazione rientrata a giugno dal Tirreno.

I VOR 60 ex Volvo possono recitare un ruolo d'alta classifica. Andrea Nevierov insieme al fratello Alessandro coordineranno il VOR60 Cartubi, che punta al podio della categoria Maxi, grazie ai lavori appena ultimati, che constano in una nuova delfiniera e nella rimozione della paratia di prua per far rientrare lo scafo nella lunghezza fuori tutto richiesta dal bando di regata.

Certamente meno performante, ma elegante come solo le linee Swan sanno essere, sarà Force 9 of London con il veneziano naturalizzato triestino Giorgio Pitter come skipper. Su Anemos, il Farr80 sponsorizzato da Allianz, il cui equipaggio risulta top secret, è ormai ufficiale la presenza di Vasco Vascotto, reduce dalla stagione TP52 con Luna Rossa e dal Mondiale Farr 40 a Chicago. I Farr80 sono una presenza storicamente costante alla Barcolana: ci sarà anche Ancilla Domini Prosecco doc, di Andrea Illy, dove in passato ha corso la regata anche Sir Ben Ainslie. E non mancherà Idrusa dei Montefusco, a rappresentare la Puglia velica. In arrivo c'è anche Tommaso Chieffi, che farà la Classic su uno scafo d'epoca e poi la B50 con un 40 piedi. Fare la lista dei nomi però è quasi impossibile, si fa prima a dire chi non c'è.

Il fermento è alto anche nelle classi più piccole, dove la Barcolana si corre tra amici animati da un agonismo alle volte superiore a quello dei professionisti. Attualmente è Magia, l’RC44 di Marino Quaiat, che ha sempre mixato nella maniera migliore talento e goliardia, riuscendo a raggiungere quattro volte la vittoria di classe, affida il timone a Simon Sivitz Kosuta, campione del mondo juniores 470. E in una Barcolana di bonaccia o salti d'aria, proprio un RC44 potrebbe risultare una clamorosa arma vincente, è stato già dimostrato proprio da Quaiat che un anno mise paura persino a Esimit Europa 2!

Simile lo spirito di Sayonara, il Millenium40 di Roberto Bertocchi, il quale ha chiamato al suo fianco la figlia Stefania, i fidati Stefano Longhi e Toni Gerin, nonché il fresco campione italiano Snipe Paolo Lambertenghi. Gianfranco Noè, reduce da un’eccezionale stagione in J70 e appena laureatosi campione nazionale Ufo28, tenterà il grande slam su Bandito di Federica Tuniz con Barcolana by Night e Barcolana. A bordo farà il suo debutto il figlio dodicenne Andrea, per tutti Yeye, a rimarcare una volta di più come Barcolana sia veramente la regata di tutti.

Prontissime ad affilare le armi le Stelle Olimpiche, che veleggeranno sul Melges 24 di Giovanna Micol, olimpionica nel 470 a Pechino e Londra. Accanto a lei un gruppo affiatatissimo di donne a cinque cerchi composto da Giulia Conti, Francesca Clapcich, Giulia Pignolo, Flavia Tartaglini e l’americana Sally Barkow. Tra i microscafi, Zerstören con il terzetto formato da Adriano Condello, Antonio Scarpa e Paolo Bua tenta il poker di vittorie di classe. E promettono una regata nella regata gli oltre 100 Meteor, sempre la classe più numerosa al via.

Tornano alla ribalta le passere, dove sarà sfida tra il Nibbio di Piero Barcia, unico scafo ad aver partecipato a tutte le edizioni della Barcolana, e la nuova passera 2.0 Barcolana 50, affidata all’esperto Diego Paoletti e al direttore sportivo della SVBG Dean Bassi.

Ormai tutto è pronto: che la festa si concluda col gran finale!

>> SABATO 13 DALLE 14 ALLE 15 SU RAI UNO LINEABLU CON UNA PUNTATA IN DIRETTA DA PIAZZA UNITA' A TRIESTE

>> LA BARCOLANA SU SAILY TV: TANTI VIDEO INEDITI, CONTRIBUTI E INTERVISTE, A SEGUIRE LA REGATA

>> SABATO SU SAILY LA GUIDA A COME SEGUIRE LA BARCOLANA: RADIO, TV, INTERNET

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