"Con il criterio della spesa storica in venti anni sono stati sottratti al Meridione 46,7 miliardi l'anno. Mille miliardi letteralmente scippati, per essere destinati alle regioni del Nord. La bozza Calderoli non ha nulla di nuovo rispetto allo storico disegno federalista. Non serve osservare il testo in controluce per intuire che non c'è volontà né di mettere mano ai Livelli essenziali di prestazione, dove si legge che vanno "definiti" ma non che vanno "attuati", né di cancellare di fatto il criterio della spesa storica o, ancora, di istituire un fondo di perequazione che ripiani efficacemente il divario tra Nord e Sud", prosegue la nota.
"Nel passaggio in cui si parla di trasferimento di risorse dallo Stato alle Regioni il calcolo verrebbe infatti realizzato sulla base dei costi storici e, dunque, le maggiori risorse inizialmente continueranno ad andare al Nord, dove storicamente lo Stato ha speso molto di più", conclude Pedicini.
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