ROMA - Il messaggio del nuovo presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker di più flessibilità e l'annuncio dei nuovi investimenti per 300 miliardi sono ottimi primi passi e una innegabile vittoria delle proposte italiane. Adesso vigileremo perché dalle parole si passi ai fatti". E' quanto ha messo in evidenza il presidente del Consiglio Matteo Renzi facendo un bilancio dei 150 giorni di vita del suo governo.

DELRIO, BATTAGLIA PER SCORPORO FONDI UE DA PATTO STABILITÀ - "Non avremo sconti, l'Italia deve riacquistare reputazione e la questione dei fondi Ue" ne è un esempio. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio dicendosi fiducioso che si riuscirà "a recuperare il ritardo" sulla spesa dei fondi disponibili e che nel frattempo "si farà una grande battaglia perché i progetti approvati" a Bruxelles "siano scorporati dal Patto di stabilità". Ora "bisogna muoversi con le regole che abbiamo e non piangersi addosso" perché "c'è ancora molto da fare".

"Eravamo al 15% dell'uso" delle risorse per il Sud "nel 2011, oggi - ha spiegato Delrio - siamo al 56%: c'è un lavoro che è stato fatto, qualcosa stiamo recuperando. Conto che l'accelerazione degli ultimi mesi ci consenta di recuperare molto". E in Europa bisogna battersi per scorporare il cofinanziamento dal Patto di stabilità: "Il presidente del Consiglio - ha sottolineato - ha chiesto che ci sia un piano straordinario di investimenti europei, cioè che ci sia la capacità di promuovere la crescita. Bisogna ora che alcune parti dei Fondi Ue vengano conteggiati diversamente".