Nella bozza - di cui l'ANSA ha una copia - la discussione è rinviata di un mese, sotto la presidenza di turno lussemburghese meno 'reticente' di quella uscente lettone. Nel testo attuale è esplicitamente previsto che l'accordo sul meccanismo di redistribuzione venga preso "entro il mese di luglio", ma tale meccanismo nel testo non è indicato come "vincolante", tanto meno come "obbligatorio".
Fonti diplomatiche specificano che una prima discussione sui principi per determinare la "chiave" delle "quote" è prevista all'informale dei ministri degli interni del 9-10 luglio. Un accordo, secondo le fonti, potrebbe essere approvato già dai rappresentanti permanenti la settimana successiva.
Intanto il via libera alla missione militare è salutato con soddisfazione da Federica Mogherini, che si dice "impressionata dall'unanimità e dalla velocità" per la decisione, arrivata a due mesi esatti dal Consiglio esteri-interni organizzato poche ore dopo la tragedia di aprile che portò alla morte di 900 migranti. Tanto l'alto rappresentante quanto Paolo Gentiloni però sottolineano che la missione militare europea, per quanto importante, è solo un primo passo, un "tassello" di un'azione Ue che deve guardare anche ai paesi di transito e di origine, ma anche sapere essere solidale tra i 28. "Quando i migranti bussano alle nostre porte non possiamo evitare la domanda di come fare per accoglierli", osserva Mogherini aggiungendo di aspettarsi "una risposta efficace" dal vertice di giovedì e venerdì prossimi.
"La solidarietà non è un optional" scandisce il ministro degli esteri specificando al vertice "bisogna arrivare ad un'intesa che metta nero su bianco l'impegno alla solidarietà vincolante sulla ricollocazione dei migranti". Il negoziato delle ultime settimane, per il capo della Farnesina dovrebbe aver "creato le premesse per arrivare ad un'intesa" ma, avverte Gentiloni, "bisognerà lavorarci nei prossimi giorni" perché "bisogna che le decisioni siano impegnative, ed impegnative per tutti". La "fase uno" dell'operazione comincerà ad essere operativa dai primi di luglio, con il dispiegamento delle forze messe a disposizione da 12 paesi "dal nord, dal sud, dall'est e dall'ovest" della Ue, come sottolinea Feerica Mogherini. La portaerei italiana 'Cavour' sarà la nave ammiraglia di una missione che inizialmente sarà dotata complessivamente di "5 navi da guerra, 2 sommergibili, 3 aerei da ricognizione marittima, 2 droni e 3 elicotteri" con "un migliaio" di soldati.
La "fase uno" sarà dedicata alla raccolta di informazioni.
Opererà in acque internazionali e farà anche soccorso, ma "il focus è sulla lotta ai trafficanti". Il passaggio alle fasi successive scetterà dopo valutazioni del Consiglio su proposta del comandante, il contrammiraglio Enrico Credendino. Per arrivare alla 'fase 3", con operazioni anche in acque territoriali e sulla costa libica, servirà però la risoluzione dell'Onu. E già nelle prime due fasi, comunque, si dovrà tenere conto che, spiegano fonti militari europee, l'operazione si svolgerà in un ambiente "molto complesso" perché già due volte navi mercantili sono state "recentemente" attaccate fuori dalle acque territoriali con aerei e tiri di artiglieria dalla costa a Derna e a Sirte. Inoltre i trafficanti non hanno esitato a usare le armi.
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