"La conferenza dei servizi era
ferma da tempo, talvolta se ne scordano i sindaci del territorio
che non perdono occasioni per polemizzare, legittimo ma poco
utile. La tempistica per le osservazioni sul nuovo tracciato e
sul nuovo progetto di Snam non l'ha data Regione o il
commissario ma il ministero, che sta portando avanti la
procedura di Via. Il nuovo progetto è stato fatto dopo aver
ascoltato lungamente gli enti locali sulle situazioni di minor
impatto e maggior favore rispetto alla gestione dei territori,
si va avanti su una strada che è quella segnata. Ricordo che 50
enti di verifica e controllo si esprimeranno in Via sulla scelta
di posizionare lì il rigassificatore, vedremo cosa diranno e
solo quando questa fase sarà finita riapriremo la conferenza dei
servizi". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti rispondendo a una domanda sullo stop della
conferenza dei servizi per il rigassificatore, a margine della
giornata dedicata a Paolo Odone, al Palazzo della Borsa di
Genova.
"Le tempistiche sono nelle mani del ministero, immagino
alcuni mesi perché la valutazione è importante - ha ricordato
Toti - sappiamo bene quali sono le scadenze: il piano energetico
nazionale prevede una serie di tempistiche, al momento la nave
dovrà lasciare Piombino nei prossimi 2 anni per poi essere
attrezzata, immagino che i tempi siano coerenti con le politiche
industriali e soprattutto col piano energetico che molti in
questo territorio fanno finta di essersi scordato ma hanno
entusiasticamente votato col governo Draghi durante la crisi
energetica che attanagliava questo Paese. Oggi si scordano di
averlo fatto, ma si scordano soprattutto che il Paese potrebbe
tornare in quella condizione e che sarebbe bene porre riparo nel
più breve tempo possibile".
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