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Immigrazione: Ue richiama Paesi per mancanze su regole asilo

Immigrazione: Ue richiama Paesi per mancanze su regole asilo

Italia lettera su impronte. Giovedì incontro Juncker-Orban

BRUXELLES, 01 settembre 2015, 15:02

Redazione ANSA

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"La Commissione Ue ha inviato a numerosi Paesi membri lettere 'amministrative' per il mancato rispetto delle regole sull'asilo Ue; è l'ultimo avvertimento prima dell'avvio della procedura di infrazione". Lo ha detto Natasha Bertaud, portavoce dell'esecutivo comunitario per Immigrazione e Affari interni. Secondo un'anticipazione del Sole 24 ore di oggi l'Italia ha ricevuto una lettera da Bruxelles per mancanze nell'impegno per la raccolta delle impronte digitali.

"La sospensione del regolamento di Dublino per i profughi di nazionalità siriana" deciso da Berlino è "precursore della nuova proposta" legislativa per un meccanismo di ricollocamento permanente su scala Ue, che Juncker sta facendo preparare. Lo spiega Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue per Immigrazione e Affari interni. Secondo fonti Ue l'iniziativa dovrebbe essere sul tavolo del consiglio dei ministri degli Interni europei straordinario del 14 settembre.

Intanto il premier ungherese Viktor Orban giovedì sarà a Bruxelles per incontrare il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. Al centro dell'appuntamento sarà l'emergenza immigrazione. "Diamo il benvenuto agli sforzi per proteggere le nostre frontiere esterne". Così Natasha Bertaud, uno dei portavoce della Commissione Ue, risponde alla richiesta di commentare la decisione di Budapest di chiudere le stazioni di fronte al forte flusso di migranti. Quanto alla barriera tra Ungheria e Serbia afferma: "Abbiamo già detto che le barriere non inviano il giusto messaggio e che i muri non sono la risposta, ma l'Ungheria ha il diritto di difendere le proprie frontiere esterne come ritiene opportuno".

Anche "i controlli che vengono condotti dall'Austria sui camion alle frontiere sono in linea con le norme Schengen e sono benvenute". Così Natasha Bertaud, portavoce della Commissione Ue per Immigrazione e affari interni, che aggiunge: "non vogliamo che accadano più tragedie come quelle del camion" ritrovato in Austria.

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