ROMA - L'Europa ha bisogno ora più che mai di un piano strategico di rilancio del sistema agroalimentare, perché la pandemia ha rivoluzionato tutti gli scenari. E' il messaggio che lancia il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, commentando la riunione del Consiglio europeo. "La proposta attualmente sul tavolo che prevede un taglio del 12% dei fondi destinati all'agricoltura - precisa Giansanti - fa riferimento ad uno scenario profondamente cambiato; oggi l'emergenza sanitaria ha dimostrato che la produzione agroalimentare è un bene pubblico da tutelare e valorizzare".
Secondo il presidente, "la Politica agricola comune non può più essere un sistema di regole per redistribuzione tra gli Stati risorse finanziarie dell'Unione, ma deve diventare uno strumento per rafforzare la sovranità alimentare". E non è una questione di protezionismo, avverte Giansanti, perché "i mercati devono restare aperti al commercio e al tempo stesso, però, occorre potenziare la produzione di beni essenziali, rafforzando il sistema agroalimentare in Italia e nella Ue". Da qui l'invito del presidente ad affidarci alla ricerca, perché "se puntiamo su innovazioni tecnologiche, competenze e capacità imprenditoriali, l'aumento della produzione può garantire la sostenibilità ambientale e una maggiore protezione delle risorse naturali".
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