(ANSA) - A Bordeaux è da più di due secoli una pratica commerciale, in Valpolicella sta diventando una tendenza esclusiva riservata agli appassionati di Amarone. L'en primeur, questo il termine tecnico per definire l'investimento di vino pregiato direttamente in botte, si fa largo in Valpolicella grazie a un'azienda - La Collina dei Ciliegi - che punta su questa forma di vendita diretta per i propri vini più preziosi.
"I nostri interlocutori non sono i negociant come in Francia - ha detto il presidente de La Collina dei Ciliegi e imprenditore della finanza, Massimo Gianolli -, ma manager, capitani d'industria, professionisti e anche banchieri e gioiellieri disposti a scommettere più sul gusto che sui wine features.
Acquistano le nostre barrique (225 litri), con targhette personalizzate, che risposano e affinano per anni in cantina, e come in un club spesso alloggiano nel nostro wine resort per partecipare alle prove da botte, così come all'imbottigliamento.
Una passione - ha aggiunto - che per noi significa mercato: solo per l'annata 2015 hanno aderito 14 primeuristi ed entro 3 anni puntiamo a vendere il 75% del nostro Amarone 'cru' con questa formula".
Il valore di ogni botte varia da 12.000 a 27.500 euro (+Iva) sulla base del criterio generale legato all'annata della Doc e a valutazioni soggettive sulla qualità della vendemmia. Secondo gli esperti i millesimi 2015 e 2016 sembrerebbero destinati a diventare un sicuro investimento. Una formula a oggi riservata alla selezione di alcuni cru dell'area di produzione della Doc (10 ettari), che sarà adottata anche per il SuperValpantena, il progetto voluto due anni fa e firmato da Lydia e Claude Bourguignon, scienziati agronomi e consulenti dei più importanti Chateaux francesi, Christian Roger, membro permanente Grand Jury Européen du vin e da Ermanno Murari, agronomo Vivai Rauscedo.(ANSA).