"Entro i prossimi 15 anni la domanda di Prosecco nel mondo sarà di circa un miliardo di bottiglie e quindi dovremo decidere se e come attivarci per poter soddisfare la richiesta". Parola di Gianluca Bisol, presidente e ad dell'omonima cantina di Valdobbiadene, tra le più affermate dell'area del Prosecco Superiore Docg.
"Era il lontano 2006, quando ancora il Prosecco era poco affermato sui mercati esteri - racconta Bisol - che dissi che entro il 2020 sarebbe diventato lo spumante più venduto al mondo. Una dichiarazione che all'epoca destò stupore e qualche perplessità presso media e addetti ai lavori. In realtà ero stato sin troppo cauto, dal momento che a questo risultato siamo arrivati con anni di anticipo rispetto alla mia previsione".
"Attualmente sono circa 28mila gli ettari destinati alla produzione di Prosecco - aggiunge Bisol - ma se dovessimo decidere di accontentare le richieste del mercato nel prossimo futuro dovremmo raggiungere i 60mila ettari. Sempre senza abbassare lo standard qualitativo, anzi con una continua crescita dello stesso soprattutto sul territorio più vocato, vale a dire le alte colline di Valdobbiadene". "Un modello in tal senso - sottolinea il produttore veneto - è quello costituito dal Bordeaux, con circa 60mila ettari e una stratificazione nella proposta che riesce a coprire tutte le esigenze delle diverse tipologie di consumatore".
Il Prosecco intanto raccoglie crescenti consensi anche dalla critica mondiale: la prestigiosa rivista americana Wine Enthusiast ha difatti attribuito il punteggio di 94/100 al Private Cartizze Bisol, ponendolo ai vertici della produzione spumantistica internazionale. In Italia massimo punteggio a questa etichetta da Bibenda, la guida della Fondazione Italiana Sommelier, mentre per Doctor Wine, Daniele Cernilli, il Private Cartizze 2012 Non Dosato Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Bisol è nella Top 10 Prosecco per le Feste, che premia per rapporto prezzo/qualità anche il Crede 2014 Brut Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Bisol.(ANSA).