(ANSA) - ROMA - Non utilizza neanche una goccia di petrolio la nuova Sant'Anna Bio Bottle, la prima bottiglia di acqua minerale 100% vegetale, una speciale bottiglia prodotta con il biopolimero Ingeo che si ricava dalle piante anziché dal petrolio. Questa rivoluzione nel packaging, precisa una nota in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente, arriva dell'azienda piemontese Fonti di Vinadio, che in 18 anni di attività ha dimostrato come la rivoluzione ecosostenibile possa cominciare dai prodotti di largo consumo.
La bottiglia di acqua minerale da 1,5 litri è il formato più venduto del settore e tra i prodotti più venduti in assoluto nel nostro Paese, precisa la prima azienda privata a sposare una politica ecocompatibile con una iniziativa di tale portata nel mass market. "L'impiego di risorse annualmente rinnovabili, anziché del petrolio, per produrre questo bipolimero - spiega l'imprenditore Alberto Bertone, Presidente di Fonti di Vinadio Spa - riduce la dipendenza dai combustibili fossili e, grazie a processi manifatturieri più sostenibili, contribuisce all'abbattimento delle emissioni di anidride carbonica, la causa principale dell'effetto serra." La nuova Sant'Anna Bio Bottle permette importanti risparmi energetici e riduce l'inquinamento rispetto alle bottiglie in plastica tradizionale.
Dopo il consumo si può conferire nella raccolta differenziata dell'organico, ed avviare ad un particolare trattamento, il compostaggio, ovvero una biodegradazione controllata, che avviene in ambiente dove temperatura e tassi di umidità controllati accelerano semplicemente un processo che avverrebbe normalmente in natura. Un test effettuato con AMIAT - Azienda Multiservizi Igiene Ambientale Torino, ha dimostrato che dopo solo 8 settimane non resta più nessun frammento di Sant'Anna Bio Bottle.(ANSA).