ROMA - Un primo "lavoretto" formativo, nonostante le tante restrizioni per gli under 18, al bancone di un bar o nei ristoranti utile per chi da grande poi farà altro: durante gli studi hanno lavorato da McDonald's Jeff Bezos, il fondatore e ceo di Amazon, ma anche i politici Federica Mogherini e Matteo Salvini, e persino Salvatore Esposito, il Genny protagonista della serie Gomorra. Un primo contatto con i ritmi, le responsabilità e il linguaggio delle imprese per tanti liceali e studenti dell'Istituto Alberghiero, ma anche uno strumento di recupero per "pluribocciati" che affiancando ad esempio un pasticcere scoprono l'importanza della matematica.
L'utilità dell'alternanza scuola-lavoro è una certezza, a detta degli operatori della ristorazione e turismo, dei docenti, presidi d'istituto e delle istituzioni, riuniti i in un convegno promosso dalla Confcommercio e dalla Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi a Roma.
Ma se questo nuovo metodo formativo è in crescita, con l'obiettivo dichiarato dal Miur di coinvolgere quest'anno 1,5 milioni di studenti, sembrano ancora molti i limiti per l'inserimento nei pubblici esercizi dei minorenni. "Noi abbiamo bisogno dei giovani nei nostri ristoranti ma i minori possono far tutto meno che lavorare: non possono usare macchinari e coltelli, servire alcolici, e lavorare dopo le ore 22" ha precisato Rosanna Roma del ristorante Dolada di Pieve d'Alpago, la prima stella Michelin in Italia, e presidente della Fipe Belluno.
"Siamo europei, ma non abbiamo le stesse regole della Francia, dove lo stage dura tre mesi mentre nelle Marche il limite massimo è due settimane, altrimenti viene considerato sfruttamento" ha detto Moreno Cedroni, patron de La Madonnina del Pescatore, due stelle Michelin a Senigallia.
E nel 2016, ha concluso Fipe, le aziende del settore hanno avuto difficoltà a reperire cuochi, camerieri e baristi. I motivi: carenza di candidati (31,5%) e soprattutto inadeguate competenze professionali.