BRUXELLES - Sono 52mila gli allevatori europei originari di 27 paesi che hanno risposto alla prima chiamata dello schema temporaneo Ue da 150 milioni per incentivare la riduzione della produzione di latte. Il plafond è quasi esaurito, con le domande presentate che coprono il taglio della produzione nell'ultimo trimestre del 2016 per 1,06 milioni di tonnellate, degli 1,07 milioni di tonnellate disponibili. Ovvero il 98,9%. Lo schema, approvato a luglio per contrastare il calo dei prezzi, prevede un contributo europeo di 14 centesimi (che gli Stati possono aumentare a livello nazionale) per ogni litro di latte prodotto in meno rispetto allo stesso trimestre dell'anno passato.
Per quanto riguarda i volumi, la Germania diminuirà la produzione di 286mila tonnellate, la Francia di 181mila, il Regno Unito di 112mila, l'Italia di poco meno di 24mila. Il maggior numero di partecipanti è in Francia (13000), Germania (10000), Irlanda (4500) e in Austria e nei Paesi Bassi (entrambi a 4000). In Italia i produttori che hanno aderito sono 921.
Per attribuire il restante 1,1% di riduzione disponibile (circa 11.400 tonnellate) ci sarà un secondo turno di domande per il periodo novembre 2016-gennaio 2017, con termine ultimo per la richiesta fissato al 12 ottobre. Questa seconda fase sarà aperta solo a coloro che non hanno presentato domanda di partecipazione al primo turno.