- MILANO - "Il vino non è solamente il prodotto che gustiamo nel bicchiere, ma tutto il territorio della filiera che lo produce, tutta la storia e la cultura del coltivare la vite".
Parola di Alberto Franchi e Renata Toninato, rappresentanti rispettivamente del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, gli unici due consorzi veneti ad avere vini Docg (Denominazione di origine controllata e garantita). Entrambi sono stati ospiti della degustazione organizzata da Uvive (Unione consorzi vini veneti) al Padiglione del Vino a Expo, dove i visitatori hanno potuto gustare i migliori vini dei due consorzi, che riuniscono, per quanto riguarda la Valpolicella, 2000 viticoltori e 272 imbottigliatori e, per il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, 183 case spumantistiche e 70 viticoltori. A fare gli onori di casa, accompagnando i visitatori del padiglione alla scoperta del nettare degli dei delle terre venete, Enrico Fiorini, vincitore del premio 'Miglior sommelier veneto 2014- 2014'. "E' importante informare sempre più i consumatori, per renderli consapevoli di ciò che bevono e partecipi della storia dei nostri vini e dei nostri territori - ha spiegato Alberto Franchi -. Fondamentale è anche la sostenibilità ambientale, ed è per questo che il Consorzio Valpolicella ha lanciato il progetto 'Riduci, risparmia, rispetta', che realizza una serie di attività formative per i produttori e di riconoscimenti fitosanitari, in modo da garantire una produzione salubre dal punto di vista sia della qualità del prodotto che dell'ambiente". Tutti i vini dei consorzi Tutela dei Vini Valpolicella e Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore riportano, sulla fascetta di Stato sul collo della bottiglia, un codice attraverso il quale si possono identificare la cantina e il vigneto dove il vino è stato imbottigliato e consultare le analisi relative alle proprietà organolettiche del prodotto.