"Pasta is back" anche nel carrello della spesa dei consumatori nordamericani nonostante la loro notoria "carbofobìa" e l'entusiasmo per regimi alimentari iperproteici, sottolineano soddisfatti Paolo Barilla, presidente Aidepi, e Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani e mondiali (Ipo). Sul mercato della pasta si stanno affacciando nuove referenze salutistiche, come le paste arricchite di ceci e legumi, sulla scia del successo dei super-foods.
"E' interessante sottolineare - ha detto Felicetti - la capacità dell'industria della pasta a saper rispondere a un mercato così segmentato. Tuttavia la fobìa per il glutine ha dopato il mercato: a Vancouver ad esempio ben il 50% dei consumatori acquistano pasta gluten-free. Una deriva alimentare che non trova correlazioni con i casi di celiachia in quella popolazione".
"Come imprese - ha detto Paolo Barilla - vorremmo cavalcare la bellezza e non le paure. Peraltro chi ha grandi linee di produzione spesso lascia a specialisti i mercati di nicchia. Ma oggi constatiamo che l'effetto-moda ha portato squilibri; una vera e propria bolla psicologica. Noi invece vorremmo fare business puntando sul fascino della nostra cultura gastronomica ma abbiamo visto che oggi le paure diventano un business. Da qui, un appello per una comunicazione approfondita che non liquidi tante tradizioni ed esperienze produttive in maniera superficiale".(ANSA).