(ANSA) - ASCOLI PICENO - Tredici milioni di euro di investimenti per puntare sempre di più su innovazione e digitalizzazione, ma salvaguardando i posti di lavoro attuali e, anzi, incrementandoli in tre anni di altre 40 unità, garantendo occupazione, sicurezza sul lavoro e qualità del prodotto finale, mozzarella e formaggi made in Marche, grazie alle peculiarità del latte delle zone del cratere del terremoto nei Sibillini.
Questi i termini del Contratto di sviluppo "LaTraZione 2020", il primo nelle Marche, presentato oggi ad Ascoli Piceno. Un accordo triennale stretto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall'azienda casearia ascolana Sabelli, per tramite della Regione Marche che, con un investimento di 200 mila euro, con una procedura negoziata ha movimentato una contribuzione del Mise di cinque milioni di euro. "Segno che evidentemente è un progetto di grande qualità" ha commentato il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Il contratto fa parte di una procedura dell'Area di Crisi Complessa. "Erano diversi i progetti presentati, ma solo questo è arrivato alla fine, perché basato su qualità ed innovazione e occupazione" ha aggiunto la vice presidente Anna Casini. "In un settore nel quale la competizione è fortissima, Sabelli spenderà innanzitutto 3 milioni di euro per la ricerca e lo sviluppo, in partnership con l'università - ha detto Simone Mariani, amministratore delegato dell'azienda casearia insieme al cugino Angelo Galeati -, e 9 milioni in attrezzature e impianti.
Vogliamo diventare più efficienti, spenderemo molto sull'automazione per migliorare la qualità del lavoro dei nostri collaboratori, ma parallelamente incrementeremo l'occupazione attraverso investimenti riguardanti la produzione artigianale dove la manualità è fondamentale e per questo insostituibile". Sabelli registra una crescita annua del 20-30%; occupa attualmente circa 200 dipendenti (230 in estate), avendone stabilizzati 60 negli ultimi due anni (20 negli ultimi sei mesi). Quotidianamente conferiscono latte quasi 200 aziende a conduzione familiare. Leader nel settore della trasformazione del latte (anche prodotti senza lattosio) ha fatto acquisizioni in Veneto, Liguria e Slovenia. "Abbiamo però una responsabilità sociale nei confronti del nostro territorio per cui - ha spiegato Galeati - ad Ascoli rimarranno le produzioni sostenibili, insieme a quelle che prevedono l'alta manualità".
E' già iniziato l'ampliamento dello stabilimento ascolano e sono state acquistate le prime attrezzature di ultimissima generazione per le analisi microbiologiche su latte e prodotti finiti. "Si investirà su innovazione, ma è importante che si spenderà anche per la qualità e la sicurezza nei posti di lavoro" il messaggio di Ceriscioli in vista del Primo Maggio.