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Epilessia, per i bambini dannosa iperprotezione dei genitori

Lice: se non grave, disturbo non incide su capacità cognitive

Redazione ANSA ROMA

 Il bambino che soffre di epilessia ha spesso problemi di inserimento nell'ambito scolastico. Causati in buona parte dei casi dal comportamento iperprotettivo dei genitori che tendono a nascondere il disturbo agli insegnanti oppure, al contrario, a parlarne troppo, rischiando di descrivere il figlio come un disabile e invocando l'esenzione da comuni attività o esigendo trattamenti educativi personalizzati.
    Ne parla la nuova Guida alle epilessie presentata oggi dalla Lega Italiana contro l'Epilessia (Lice) al Policlinico Umberto I di Roma. Gli insegnanti, spiegano gli esperti, a loro volta sono poco preparati sui problemi dell'epilessia e spesso drammatizzano accrescendo il pregiudizio e contribuendo, anche se involontariamente, a emarginare ulteriormente il bambino. La paura fondamentale consiste nel non sapere come comportarsi qualora si verifichi una crisi epilettica in classe. I compagni possono utilizzare informazioni distorte per scherzare anche pesantemente su questo tipo di malattia, accostandola erroneamente al ritardo mentale. Da questi atteggiamenti derivano ripercussioni psicologiche negative sul bambino con epilessia, che già di per sé tende ad avere ridotti livelli di autostima perchè si sente malato pur non riuscendo a comprendere bene come e perché.
    Per facilitare l'inserimento scolastico del bambino, indica l'opuscolo realizzato dalla Lice, sono fondamentali interventi educativi e formativi che devono coinvolgere i genitori e gli insegnanti da un lato, e il bambino stesso e i suoi compagni dall'altro. In evidenza il fatto che l'epilessia di per sé, quando non è grave, non incide sulle capacità di apprendimento, mentre le eventuali interferenze negative possono dipendere in modo rilevante dall'ignoranza e dal pregiudizio collettivo.
    Ancora più difficile l'accettazione dell'epilessia durante l'adolescenza: in questa età il sostegno psicologico è di fondamentale importanza. (ANSA).
   

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