(ANSA) - ROMA, 18 LUG - L'aspirina in gravidanza aiuta le
donne a prevenire una della complicanze più gravi e temute, la
gestosi. Uno studio sul New England Journal of Medicine mostra
che a beneficiare dell'acido acetilsalicilico a basse dosi per
la prevenzione della preeclampsia non sono solo donne sane, ma
anche quelle più a rischio.
La preeclampsia può comparire dopo la ventesima settimana di
gestazione, e si presenta con un aumento improvviso della
pressione del sangue e una elevata concentrazione di proteine
nelle urine. E' considerata tra le più frequenti cause di
mortalità materna e perinatale, e può provocare distacco della
placenta, insufficienza renale acuta, edema polmonare, emorragia
cerebrale e convulsioni (eclampsia). La terapia con aspirina a
basso dosaggio aveva già dimostrato di essere un'efficace per la
prevenzione della patologia in donne sane. I ricercatori del
King's College Hospital di Londra si sono quindi concentrati
sugli effetti in donne considerate ad alto rischio. Il trial
clinico, in doppio cieco, ha coinvolto 1.620 donne predisposte
alla malattia di 13 reparti di maternità tra Regno Unito,
Spagna, Italia, Belgio, Grecia e Israele. Le donne sono state
assegnate casualmente in due gruppi: il primo è stato trattato
con 150 mg di aspirina al giorno dall'11-14/ma settimana di
gestazione fino alla 36/ma, mentre il secondo ha ricevuto un
placebo. Nel gruppo sottoposto alla terapia con aspirina, i casi
di preeclampsia sono stati 13 (1,6%), mentre nel gruppo di
controllo 35 (4,3%). Tra i due gruppi non c'erano, invece,
differenze significative rispetto ad altre complicanze o
effetti collaterali.