La luce di tablet e smartphone fa particolarmente male agli occhi di bimbi e adolescenti che sono ancora in fase di sviluppo; infatti, se usati la sera, questi apparecchi possono sconvolgerne per tutta la vita i ritmi sonno-veglia e causare disturbi del sonno.
Pubblicato sulla rivista Pediatrics, lo studio è stato condotto da Monique LeBourgeois dell'Università del Colorado a Boulder, riesaminando dati di 67 ricerche sull'argomento che hanno coinvolto bambini e ragazzi di 5-17 anni.
Il punto è che i bambini e gli adolescenti hanno gli occhi ancora in fase di sviluppo, hanno pupille più grandi e lente più trasparente, quindi i loro occhi sono ben più sensibili alla luce che è fondamentale per regolare i ritmi sonno-veglia. Nella ricerca è emerso, infatti, che più il bambino o l'adolescente usa smartphone e tablet la sera, più il suo ritmo sonno-veglia ne viene distrutto, con conseguente ritardo nell'addormentarsi, e perdita di preziose ore di sonno.
Questo avviene, spiega l'esperta, perché la luce - specie quella blu - blocca il rilascio dell'ormone del sonno, la melatonina. Cosa fare allora: instaurare una routine per cui 1-2 ore prima di andare a letto sono banditi tutti gli apparecchi elettronici in modo da agevolare la produzione naturale di melatonina. Anche il genitore dovrebbe dare il buon esempio lasciando il proprio smartphone da parte.
LeBourgeois ha appena iniziato uno studio con volontari per vedere - entrando letteralmente in casa loro la sera - in che misura la produzione di melatonina è compromessa dall'uso di tablet e smartphone alla sera. Lo studio, che comporterà l'analisi della saliva per misurare i livelli di melatonina, dirà qual è la dose minima di luce oltre la quale il sonno e i ritmi sonno veglia vengono compromessi, sì da stilare delle linee guida basate sull'evidenza scientifica ad uso delle famiglie.