(ANSA) - SYDNEY, 15 MAG - Si sa che lo studio della musica fa
bene al cervello: ora una ricerca australiana ne dimostra i
benefici nelle capacità uditive e visive. La ricerca della
Macquarie University di Sydney indica che i bambini che hanno
seguito per almeno un anno e mezzo lezioni private di musica si
trovano in vantaggio quando si tratta di individuare modelli
ricorrenti nel mondo circostante. Inoltre lo studio della musica
migliora l'abilità di individuare modelli statistici grazie allo
stimolo sonoro, permettendo di prevedere ciò che sta per
accadere. "E' un'abilità di vantaggio anche nell'apprendimento
di una lingua", scrive su Clinical Neurophysiology la
neuroscienziata Pragati Mandikal-Vasuki. La ricerca indica che
terapie basate sulla musica possono essere efficaci per trattare
specifici impedimenti cognitivi. Al progetto hanno partecipato 2
gruppi di 25 bambini ciascuno, di età fra 9 e 11 anni. Nel primo
gruppo i bambini avevano avuto lezioni private per almeno 18
mesi, mentre nell'altro non avevano studiato musica.