(ANSA) - MILANO, 11 APR - La mamma anziana cade in casa o ai
giardinetti? Oppure non risponde al telefono? Niente paura: una
app invia automaticamente un messaggio (in caso di caduta,
indicando anche il luogo) o attiva da remoto e in viva voce
l'altoparlante/microfono dello smartphone della mamma. Sono solo
due delle numerose funzioni di famil.care, piattaforma digitale
creata da Easy Life che permette al 'care giver' (letteralmente
persona che dona cura e affetto) di proteggere i propri cari a
distanza. Che siano essi anziani oppure giovanissimi: perché le
funzioni di questa app si adattano anche al controllo a distanza
dei figli, quando la loro età è fra i 7 e i 15 anni. Ed è stata
pensata come aiuto alla cosiddetta sandwich generation, quella
fetta di popolazione che nel pieno dell'attività lavorativa deve
occuparsi dei propri figli e dei genitori: oltre 15 milioni,
soprattutto donne, tra 45 e 55 anni. Ed è un impegno gravoso, se
si pensa che in Italia sono 13,4 milioni gli over 65 e 5,2
milioni i ragazzi fra i 7 e i 15 anni.
Per indagare il problema, Easy Life ha affidato una ricerca a
Doxa (in Italia, Francia, Inghilterra e Germania), secondo cui è
la mamma (51% dei casi) la persona di cui ci si prende più cura,
seguita dal padre (27%) e dai suoceri. Soprattutto italiana è la
prassi del contatto giornaliero: il 69% rispetto a circa il 40%
di media degli altri paesi.
Quanto ai giovani, il genitore vorrebbe far leva, più che su
un possibile pericolo, sull'aspetto educativo. Oltre quindi a un
segnale di emergenza per una richiesta di soccorso, vi è la
possibilità di segnalare al genitore se il figlio esce da aree
sicure (ad esempio da scuola), oppure se supera i limiti di
velocità in motorino o anche se supera limiti prefissati di
tempo ai videogiochi. Il costo mensile dell'app diminuisce con
l'aumentare del numero delle persone che lo usano in famiglia.
"Si tratta di una soluzione accessibile a tutti - dice Luca
Concone, CEO e Chief Designer di Easy Life - che, a fronte di un
modesto canone mensile, aiuta non solo a prevenire e gestire le
emergenze, ma anche a essere vicini e avere tanti piccoli gesti
di attenzione verso le persone che amiamo. (ANSA).