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==Infettivologo, per operatori sanità vaccino obbligatorio

Ma governo non ha forza. Medici no-vax? Sbagliato dargli laurea

Redazione ANSA ROMA

(ANSA) - ROMA, 28 DIC - "La vaccinazione anticovid per gli operatori sanitari, sia nelle Rsa che negli ospedali, dovrebbe essere obbligatoria. È un dovere etico-professionale.
    Altrimenti, meglio cambiare mestiere". Così in un'intervista a 'Il Messaggero' l'infettivologo Massimo Andreoni.
    "Questa epidemia ci ha insegnato - aggiunge - che sia negli ospedali che nelle Rsa sono stati spesso i sanitari a veicolare il Sars Cov 2. Com'è possibile che noi non facciamo entrare nemmeno i parenti e poi permettiamo ai sanitari di trasportare il virus? L'obbligatorietà è legata al lavoro che uno svolge.
    Nessuno è costretto a fare il medico, l'infermiere, il militare, il poliziotto. Per alcune persone è prevista la vaccinazione obbligatoria per il ruolo che si ricopre. Non è una privazione della libertà, è una regola. E si fonda sulla stessa ragione per cui sono stati resi obbligatori i vaccini per i ragazzini che devono andare a scuola: preservare la comunità". Il governo non ha imposto l'obbligo "perché non c'è una forza politica sufficiente per prendere una decisione che sicuramente sarebbe poco gradita ad una grande fetta dell'elettorato".
    Ritrosi alla vaccinazione ci sono anche tra gli operatori sanitari. "Non è credibile che ci sia un infermiere, un medico che sia un no-vax. Altrimenti vuol dire che è stato sbagliato dare la laurea a ciascuno di loro". L'ordine dei medici potrebbe intervenire per raccomandare la vaccinazione? "Sì, lo può dire anche l'ordine dei medici. Ma la questione si limiterebbe ad un problema etico e deontologico. Queste decisioni le deve prendere il governo". Gli operatori titubanti "sono tantissimi. Almeno un terzo non si vaccinerà". (ANSA).
   

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