ROMA - Sta per essere sperimentato sulle auto il programma DADSS (Driver Alcohol Detection System for Safety) che monitora in automatico la presenza di alcol nel sangue del guidatore, impedendo senza alcun intervento dall'esterno - e senza possibilità di manomissione - la messa in moto e il movimento del veicolo. Il programma è stato avviato nel 2008 dall'Ente americano per la sicurezza National Highway Traffic Safety Administration in collaborazione con 17 costruttori di automobili. Il controllo del tasso di alcol viene effettuato tramite un sensore agli infrarossi che 'penetra' la pelle del conducente e che rileva la concentrazione nel sangue del soggetto. Il dato viene interfacciato con altre rilevazioni, come quelle relative all'esame dell'aria all'interno dell'abitacolo, una funzione questa che consente al DADSS di rilevare la presenza a bordo di altre persone non sobrie. La taratura messa a punto in base ai capitolati della NHTSA fa scattare l'allarme (e il blocco dell'auto) quando il tasso alcol emico supera lo 0,08%, valore limite negli Usa ma è evidente che il sistema potrebbe essere utilizzato anche in altri Paesi in cui sono in vigore limiti differenti. Nei soli Stati Uniti ogni anno sono 10mila le vittime di incidenti stradali attribuibili all'eccesso di sostanze alcoliche.