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Suzuki Jimny, il re dei fuoristrada compatti si rinnova

Look attuale ma fedele al passato e tecnologia al top

di Raniero Nanni

ROMA - Il suo pane quotidiano è ovviamente il fuoristrada, ancor di più se 'hard', ma fa la sua figura anche sull'asfalto ed in città. E' il nuovo Suzuki Jimny, la cui quarta generazione è stata presentata in questi giorni in Costa Smeralda. Già il look evidenzia che la Casa giapponese ha voluto rendere più attuale quello che si puo' definire il re dei fuoristrada compatti senza però tradire il passato. Erano infatti ben 20 anni che Jimny - nato nel 1970 con il nome di LJ, per poi diventare SJ nel 1981 ed infine il nome attuale nel 1998 - non veniva rinnovato. Tutti questi anni sono serviti alla Suzuki per apportare radicali cambiamenti, ma mantenendosi fedele ai primi modelli. Per fare un esempio, la forma tonda dei fari anteriori e degli indicatori di direzione anteriori è un richiamo alla prima LJ del 1970.

E' stata poi mantenuta la forma squadrata della carrozzeria, che migliora la percezione degli ingombri e, unita alle dimensioni ridotte del veicolo, consente di affrontare anche sentieri impervi che vetture più grandi non potrebbero affrontare. Grazie anche alle dotazioni tecnologiche, a partire dalle marce ridotte che consentono alla vettura di affrontare anche le situazioni di fuoristrada più impegnative, e al motore, un 1.5 che è stato potenziato a 102 CV. Le dotazioni tecnologiche sono elevate anche sul fronte della sicurezza: ''Attento frena", "Guida dritto", "Non ti abbaglio", "Resta sveglio" e il sensore "Occhio al limite" che legge i segnali stradali sono i nomi - semplificati in italiano - degli avvisi che il veicolo dà al guidatore. Per quanto riguarda l'aspetto piu' propriamente meccanico, una delle novità e' il telaio cosiddetto a traliccio che aiuta a proteggere la carrozzeria anche in situazioni di guida piu' estreme.


Messo alla prova, il piccolo fuoristrada di casa Suzuki dà il meglio di se' sui percorsi sconnessi e di forte pendenza. Sui percorsi accidentati nelle zone interne della Costa Smeralda ha mostrato agilità, robustezza e anche comfort, grazie alle sospensioni ad assali rigidi, che danno il meglio nella guida in fuoristrada. Quando una ruota è spinta verso l'alto da un ostacolo, la ruota opposta viene premuta verso il basso, fornendo un livello di grip (la tenuta sulla strada) più elevato su terreni irregolari. L'architettura è presente su entrambi gli assali, permettendogli di viaggiare su qualsiasi terreno.

Suzuki parla di un obiettivo di vendita per il 2019 di 5.000 unità. Il lancio, in Italia, avverrà il 29 e 30 settembre con un porte aperte. L'allestimento e' unico, full optional ad eccezione della carrozzeria a due tinte e del cambio automatico.

Il prezzo, anche questo unico a parte come detto i due optional, e' di 22.500 euro.

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