ROMA - L'orgoglio di Rudolf Diesel, se l'inventore del motore a gasolio fosse ancora vivo, sarebbe oggi alle stelle dopo l'annuncio del lancio da parte di Bentley della prima vettura super-lusso con la 'sua' propulsione. A portare al debutto in un ambito elitario (il prezzo di questa auto 'risparmiosa' si dovrebbe collocare nella fascia dei 160mila euro) è il suv Bentayga, che verrà lanciato nella prossima primavera con ildiesel più veloce e potente al mondo. Cuore di questo modello - che unisce l'anima granturismo delle Bentley con le doti off-road di una vera 4x4 di scuola britannica - è un nuovo V8 triturbo da 4 litri e 32 valvole che, con una potenza di 435 Cv e una coppia di 900 Nm, permette al Bentayga Diesel di scattare da 0 a 100km/h in 4,8 secondi e raggiungere dove non esistono limiti fino a 270 km/h. Il lavoro svolto dagli ingegneri di Crewe su una base proveniente dal Gruppo Volkswagen - di cui Bentley fa parte - ha permesso di rendere disponibile la coppia massima sin dai bassi regimi, a partire da soli 1.000 giri per un'erogazione fluida e lineare e - quindi - un comportamento da vera ammiraglia. A questo risultato contribuisce lo schema con due turbocompressori twin-scroll sequenziali a geometria variabile spinti dai gas di scarico, e un terzo compressore elettrico alimentato dall'innovativo sistema a 48 Volt, per un tempo di spool contenuto in 30 microsecondi che elimina il ritardo del sistema di sovralimentazione. ''Bentayga Diesel segna un momento incredibilmente significativo nella storia di Bentley - ha commentato Wolfgang Duerheimer, presidente e CEO di BentleyMotors - dando il via a una nuova era grazie all'introduzione del suv diesel di lusso più veloce al mondo. La sua potenza dirompente, l'animo da granturismo e la raffinatezza ineguagliabile lo rendono una Bentley purosangue''. Grazie a tecnologie all'avanguardia, il suv Bentayga Diesel garantisce le emissioni di CO2più basse di qualsiasi altra Bentley. Vi provvedono la riduzione selettiva catalitica (SCR), che interviene sugli ossidi di azoto, e il sistema start e stop per un risultato di soli 210 g/km di CO2.