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Nissan Gripz, il futuro è nei crossover supercompact

Sportivo, hi-tech il concept ibrido giapponese è anche 'social'

Redazione ANSA FRACOFORTE

(di Damiano Bolognini Cobianchi)

FRANCOFORTE - Dimensioni compatte, linee dinamiche e sexy, soluzioni funzionali uniche e un cuore ''green'' a zero emissioni abbinato a un generatore elettrico, per andare ovunque senza limitazioni di sorta, così il concept Gripz di Nissan esplora nuovi orizzonti nel mondo crossover.

Grande protagonista a Francoforte, porta al debutto diverse novità tecnologiche che piaceranno ai giovani automobilisti, come telecamere inserite nei gruppi ottici anteriori, per riprendere quello che appare di fronte al veicolo e diffonderlo quasi istantaneamente sui ''social''.

Più corta della Juke di 4 centimetri, la Gripz ne reinterpreta in chiave sportiva la filosofia. Questa due posti più due di fascino presenta soluzioni per stupire da ''motorshow'' come le portiere anteriori ad apertura verticale.

Più ''possibili'', invece, le porte posteriori che si aprono controvento, per agevolare l'accesso ai due piccoli sedili della seconda fila. Ispirata nel design alle biciclette da corsa, riporta alla memoria i fasti sportivi della mitica Datsun 240Z del 1971, vincitrice dell'East African Safari Rally sia per la scelta dei colori sia per alcuni dettagli estetici e funzionali.

Le sue forme, impreziosite da numerosi elementi in carbonio, si devono al Centro Stile inglese del gruppo, guidato dall'istrionico e geniale Kei Kyu. Origini cinesi, giapponese di Shizuoka da tre generazioni, studi internazionali, è lui uno dei protagonisti della recente svolta sexy dello stile di Infiniti, marchio di lusso del gruppo. La nuovissima Q30 e i prototipi Q80 Inspiration ed Essence sono stati firmati da lui. Da alcuni mesi Kyu si è messo a lavorare su Nissan. La Gripz è il primo frutto di questo nuovo impegno che, spiega all'ANSA ''Esplora visioni future per un crossover supercompatto di indole sportiva''. Lo spunto creativo? ''Motivati da una vettura leggendaria come la 240Z, ne abbiamo estratto lo spirito racing. Gli elementi di ispirazione ciclistica sono stati scelti perché la bici rappresenta una connessione diretta tra uomo e macchina di grande impatto emotivo''. La forza, le performance, la leggerezza delle due ruote da corsa ha influenzato anche le forme dell'abitacolo, ideato dal Centro design nipponico del brand. Tra gli altri si apprezzano l'originalissimo cruscotto circolare, la forma della plancia che ricorda le vele dei parapendio e lo schermo ipertecnologico del sistema multimediale privo di cornice. Lo splendido volante, riprende il design delle ruote e ne riporta gli stessi segni grafici: si tratta della scritta Nissan in katakana, l'alfabeto fonetico giapponese normalmente utilizzato per le parole straniere. Perché non l'hiragana, i caratteri utilizzati insieme agli ideogrammi per scrivere parole giapponesi? Lo spiega lo stesso Kyu: ''Perché è più stilish, futuristico e dinamico, mentre l'hiragana è più adatto a esprimere purezza e tradizione''. Design, tecnologia e socialità, sulla Gripz si sposano con il rispetto dell'ambiente. Il concept, infatti, prevede un'alimentazione ibrida plug-in con un motore a benzina da utilizzare come generatore. La componentistica elettrica è la stessa utilizzata sulla Leaf 2016, accreditata di 250 km di autonomia. La ''power unit'' eroga 109 Cv(80 kW) di potenza e 254 Nm di coppia. Lunga 4,10 metri, larga 1,89, alta (o meglio bassa) 1,50, la concept presenta un passo di 2,58 metri. Le generose ruote da 22 pollici (225/35 R22) ne sottolineano la muscolarità. Nata come show car, prototipo marciante, per il momento non è destinata a un futuro di produzione ma a giudicare dallo stupore e dai consensi mostrati dal pubblico e dalla critica al suo debutto a Francoforte, i vertici Nissan potrebbero cambiare idea. Tanto più che non esiste al momento un veicolo con le stesse caratteristiche e dopo gli azzardi con Qashqai e Juke, trasformatisi in successi mondiali, c'è la tentazione di provare a fare di nuovo bingo con un crossover super compatto di indole sportiva.

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