Il gigante tedesco dei ricambi per auto Brose taglierà 2000 posti di lavoro in Germania entro il 2022. Lo ha reso noto oggi l'azienda in un comunicato. "La transizione nel settore dell'auto, la flessione del mercato, soprattutto in Cina" ma anche "cause interne" sono le principali ragioni che hanno spinto il gruppo tedesco a tagliare i costi per migliorare la competitività, si spiega nella nota. Il gruppo tedesco nel primo trimestre aveva ridotto il fatturato di un 5%, riferisce Handelsblatt, e a maggio aveva annunciato un programma di risparmio le cui dimensioni non sono state chiarite, continua il quotidiano economico. Lo scorso anno il fatturato era stato di 6,3 miliardi di euro e per il 2019 è previsto si arrivi a 6,2.
Il gruppo conta oltre 26.000 dipendenti nel mondo, ha 26 siti produttivi in Europa e due sedi in Italia: Melfi e Torino. L'azienda intende "abolire le gerarchie", "semplificare i procedimenti burocratici" e "trasferire stabilimenti in paesi a basso costo del lavoro", riferisce il Ceo del gruppo Kurt Sauernheimer nel comunicato.
I tagli previsti entro il 2022 riguardano i siti tedeschi di Wuppertal, Coburg, Würzburg, Hallstadt e Berlino.