L'Associazione Consorzi Concessionari Auto continua a mettere a segno numeri positivi: con 288 milioni di euro totalizzati da gennaio a giugno 2019, AsConAuto supera, infatti, del 5,66% il fatturato dello stesso periodo dello scorso anno. Al giro di boa del semestre, quindi, si prospetta come raggiungibile la possibilità di superare il risultato record del 2018, quando complessivamente fu registrato un volume d'affari di 655 milioni di euro, aumentato del 13,35% sul 2017. "Dalla fondazione nel 2001 - sottolineano dagli uffici di Rimini - AsConAuto è diventata una realtà consolidata e diffusa in modo capillare sul territorio italiano ed è ormai riconosciuta dal mercato come garanzia di affidabilità, competenza e professionalità". Oggi raggruppa 23 consorzi, 925 Concessionari, 1.732 sedi operative, 20.897 autoriparatori, con una copertura di 83 provincie di 16 Regioni.
Forte di un'organizzazione che prevede un unico servizio logistico e un'unica rete commerciale, nel rispetto dell'autonomia e delle aree di competenza dei suoi associati, la rete di AsConAuto ha fatto leva sulla centralità dell'utilizzo dei ricambi originali e sull'impiego in maniera innovativa delle tecnologie per riscuotere successo tra gli operatori del settore e tra la clientela privata e aziendale. "Usare gli originali - spiegano - è anche la migliore garanzia contro la diffusione di ricambi contraffatti, che hanno una pericolosa contiguità con il mondo della truffa e rappresentano una sorta di attentato alla sicurezza degli automobilisti".
Nonostante nel 2019 il mercato dell'auto nuova abbia fatto registrare nel primo semestre un segno negativo, l'associazione ha visto progredire il proprio business. Questo trend, per il suo presidente, Fabrizio Guidi, si fonda sulla politica perseguita: "La nostra rete - spiega - ogni giorno offre al mercato un servizio di reale assistenza e alta professionalità, in coerenza con le richieste di una clientela sempre più esigente e diversificata in una dinamica di confronto e di dialogo. La quadra associativa degli imprenditori che guidano i consorzi della rete rimane vincente, grazie alla trasparenza dei comportamenti e alla indefessa ricerca di formule originali e innovative per recuperare marginalità economiche e potenziare il business, in un mercato globale difficile da decifrare e nel quale tutti stanno cercando nuovi equilibri e alleanze''.
In merito alle prospettive future, lo stesso Guidi sottolinea: "Le nostre strutture sapranno sopravvivere soltanto se saranno dinamiche e flessibili per gestire il turbinoso cambiamento che contraddistingue il nostro mercato, ormai globale, facendo uso di strumenti originali e delle tecnologie per produrre una diminuzione e ottimizzazione di costi e processi e se saremo capaci di migliorare il contatto con il cliente, fidelizzando la relazione nel tempo. Le concessionarie moderne sanno bene che il futuro appartiene ai servizi che si basano su strumenti e tecniche innovative, tanto da definirli irrinunciabili".