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PSA conferma il ritorno in Usa con il brand Peugeot

Nel 2018 record storico di fatturato del Gruppo: 74 miliardi

Redazione ANSA ROMA

Prosegue con rinnovata energia la strategia di crescita 'Push to Pass' del Gruppo PSA, PSA, che comprende i brand Citroen, DS, Peugeot, Opel e Vauxhall, guidato da Carlos Tavares. Dopo avere svelato ieri la nuova generazione della 208, il modello globale di segmento B, che sarà seguita dalla Opel Corsa ed avere rivisto il livelli più alti del management con la promozione dell'italiano Massimo Roserba a CEO della JV Dongfeng Peugeot Citroen in Cina arriva - in occasione della conferenza annuale sui risultati finanziari 2018 - l'annuncio del ritorno del brand Peugeot negli Stati Uniti. Grazie all'acquisizione di Opel, in precedenza di proprietà General Motors, PSA potrà sviluppare con competenza una gamma con caratteristiche adatte al mercato Usa e, come Tavares aveva già specificato in precedenti dichiarazioni, una decisione sulla localizzazione degli impianti produttivi e sulla rete distributiva verrà presa a metà del 2019. Come riporta il magazine Automotive News, le auto Peugeot non saranno però sulle strade degli Stati Uniti prima del 2026.

Ed è record 'storico' per PSA nel 2018, con un fatturato di 74,027 miliardi di euro (+ 18,9% ) e un risultato netto di 3,295 miliardi che rappresentano una crescita del 40,4%. Il Gruppo, che comprende i brand Citroen, DS, Peugeot e dal 2017 anche Opel e Vauxhall, ha chiuso lo scorso anno vendendo un totale di 3,88 milioni di veicoli, cioè il 6,6% in più rispetto al 2017. Come ha sottolineato Carlos Tavares CEO del Gruppo PSA durante la conferenza annuale sui risultati finanziari, uno degli aspetti più rilevanti è il fatto che ''dopo 20 anni di conti in rosso, Opel Vauxhall ha chiuso il 2018 con un fatturato di 18,306 miliardi di euro e un utile operativo di 859 milioni di euro'' questo a fronte di perdite pari a 179 milioni negli ultimi 5 mesi del 2017, cioè dall'acquisizione della marca. Taveres ha anticipato che in occasione della prossima assemblea degli azionisti, in programma per il 2 maggio, verrà proposto un dividendo di 0,78 euro per azione. 

Per l'anno in corso il Gruppo prevede un mercato automobilistico stabile in Europa ma una decrescita del 3% in Cina e dell'1% in America Latina, controbilanciato in parte da un sensibile aumento (+5%) in Russia. A livello di previsioni per il periodo 2019-2021 "avendo superato gli obiettivi iniziali che erano stati inseriti nel piano Push to Pass, sono stati fissati nuovi target e cioè un margine operativo corrente superiore al 4,5% per il settore automotive, cioè per tutte le marche, e una nuova politica dei dividendi che comporta un rapporto pay-out aumentato dal 25 al 28% già dall'anno fiscale 2019". 

Annunciando quello che sarà il prossimo piano strategico del Gruppo PSA, che andrà dal 2022 al 2030, il CEO Carlo Tavares ha ribadito - durante la conferenza annuale sui risultati finanziari 2018 - la volontà di "diventare il costruttore automobilistico numero uno in Europa, all'avanguardia dell'efficienza, fornitore di servizi di mobilità che sono un punto di riferimento proponendo una mobilità sostenibile e accessibile". Per raggiungere quest'obiettivo, come previsto dal piano attuale Push to Pass, il Gruppo accetterà le grandi sfide che deve affrontare tutta l'industria automobilistica, illustrate da sette mega tendenze (energia e ambiente, condivisione, diversità dei mercati, guida autonoma, digitalizzazione, connettività e comportamento del cliente) e accelererà l'attuazione di progetti di trasformazione, segnatamente digitali, che promuoveranno la crescita e l'efficienza. Il Gruppo ha l'ambizione di aumentare le sue vendite nei mercati extraeuropei del 50% entro il 2021 e di posizionare i suoi marchi in nuovi territori: Peugeot in Nord America, Citron in India e Opel in Russia, consolidando la presenza internazionale di DS. La crescita dei marchi, con una forte spinta prevista nel settore dei veicoli commerciali, sarà sostenuta dalla Core Model Strategy che prevede 116 lanci entro il 2021 - tra cui nuovi concept - che dovranno far scendere l'età media della gamma a 3,5 anni, una delle leve della potenzialità della politica prezzi dei vari marchi. "Le sfide della transizione energetica continueranno ad essere un punto chiave della Core Technology Strategy - ha detto Tavares - con la gestione strategica della CO2, un'accelerazione dell'elettrificazione delle gamme con il 50% delle gamme elettrificate disponibili nel 2021 e l'obiettivo di raggiungere il 100% nel 2025 e l'utilizzo dei primi veicoli a idrogeno in condizioni reali nelle flotte di clienti business". E ha ricordato che il Gruppo PSA è stato uno dei primi costruttori a fare avanzare i veicoli a guida autonoma su strada aperta, pertanto lo sviluppo degli ADAS, i dispositivi di aiuto alla guida continuerà prendendo in considerazione l'equazione costo/valore di utilizzo accettato dai clienti, soprattutto in funzione dei livelli più elevati 4 e 5. La Core Mobility Strategy della seconda parte del piano Push to Pass prevede la diffusione internazionale del suo marchio di mobilità Free2Move, il potenziamento dell'offerta nel post-vendita sostenuto soprattutto dall'attività multimarca IAM e l'apertura nel settore dell'economia circolare. L'attività veicoli d'occasione dovrebbe aumentare di un terzo le vendite e le transazioni nei mercati extraeuropei. I servizi finanziari diventeranno una leva decisiva al servizio della performance commerciale nel contesto dell'elettrificazione del mercato. "Proseguiremo la nostra trasformazione darwiniana - ha detto Tavares - e affronteremo ogni sfida come un'opportunità per fare la differenza rispetto ai nostri concorrenti. L'impegno, la professionalità e l'agilità delle nostre equipe, insieme alla ricerca dell'eccellenza operativa, guideranno in modo sostenibile la nostra performance e aumenteranno la soddisfazione dei nostri clienti. Il continuo miglioramento dei nostri costi e la nostra ricerca permanente dell'efficienza rimangono al centro di questa nuova fase del nostro piano''.

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