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Guida autonoma, urge legge federale o addio al primato Usa

Ceo Volvo, per vendere auto servono norme omologazione comuni

Redazione ANSA ROMA

ROMA - Gli USA potrebbero perdere il loro ruolo di pionieri nello sviluppo della guida autonoma se non definiranno in tempi rapidi una legge federale che regoli la sperimentazione delle 'driverless car'. È il pensiero di Hakan Samuelsson, Presidente e CEO di Volvo, e lo illustrerà lui stesso all'interno di un seminario sulla guida autonoma organizzato da Volvo nell'ambasciata svedese di Washington DC.

''Gli Stati Uniti rischiano di perdere la loro posizione di guida - spiega Samuelsson nel discorso anticipato alla stampa internazionale - perché non ci sono norme federali sulle modalità di prova e sulla certificazione delle auto a guida autonoma''. Proprio come accade nel Vecchio Continente.

''L'Europa sta soffrendo il medesimo problema - aggiunge Samuelsson - abbiamo un puzzle di regole e regolamenti''.

Questa frammentazione, secondo Samuelsson, potrebbe anche portare a un rallentamento dell'introduzione sul mercato delle tecnologie per la guida autonoma, perché se non si possono testare le auto è impossibile riuscire a venderle. ''E' impossibile mettere a punto un'auto che rispetti 50 linee guida diverse - illustra Samuelsson - se vogliamo che la guida automa si diffonda dobbiamo creare una rete in grado di supportarla''.

Secondo il numero uno di Volvo, le prime auto autonome saranno pronte ben prima del 2020 ed è quindi necessaria una legislazione che stabilisca le responsabilità legali, nei casi in cui una 'driverless car' venga coinvolta in un incidente o subisca un attacco hacker. Ma, per quanto riguarda Volvo, la Casa svedese è pronta ad assumersi il 100% delle responsabilità di quello che può accadere quando una delle sue auto avrà un problema durante la guida autonoma ''Non incolperemo Apple o Microsoft se avremo problemi di virus o hacker'' conclude Samuelsson.

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