Con l'aumento del numero di auto elettriche presenti sulle strade, cresce anche il timore - più che fondato - che in caso d'incidente i presenti e anche i soccorritori possano avere dubbi sul da farsi in caso di danni gravi alla carrozzeria e alla struttura, addirittura nel timore di un shock elettrico, la cosiddetta folgorazione. Anche se ormai si stanno diffondendo gli strumenti di 'formazione' per il personale interessato - come quello delle ambulanze, delle forze dell'ordine e dei vigli del fuoco - resta comunque il problema della informazione (e della non preparazione) dei normali utenti della strada. Come in qualsiasi altro veicolo, la tecnologia arriva però in aiuto dell'industria e dell'utenza con dispositivi di sicurezza progettati e messi a punto per risolvere le problematiche legate a queste eventualità. Ne sono un esempio i sensori che Bosch ha realizzato per prevenire il rischio di shock elettrico dopo un incidente. Questi dispositivi elettronici disattivano i circuiti di alimentazione del veicolo in una frazione di secondo, sfruttando piccole cariche esplosive che 'tagliano' i cavi. Ciò consente ai soccorritori di entrare immediatamente in azione garantendo la sicurezza di chi viaggia sul veicolo e del personale di primo intervento. ''La tecnologia dei nostri dispositivi - ha dichiarato Jens Fabrowsky della divisione Elettronica per autoveicoli di Bosch - ricopre un ruolo fondamentale nella sicurezza dei veicoli elettrici e ibridi''. La soluzione proposta dal colosso tedesco dell'innovazione e dei servizi mira ad eliminare il pericolo maggiore, quello legato al danneggiamento dei cavi. La corrente presente nei circuiti oltre che nella batteria (dove la tensione è di 400 e anche 800 Volt) a seguito di forte urto con conseguente deformazione della carrozzeria, potrebbe infatti arrivare alle lamiere con grandi rischi per le persone. Sono proprio i semiconduttori Bosch ad assicurare che la batteria ad alto voltaggio si scolleghi automaticamente, in modo che nessuno dei presenti al momento dell'incidente - occupanti del veicolo, soccorritori, personale di primo intervento - possa entrare in contatto con i conduttori di corrente. Il sistema di sicurezza (chiamato anche pirofusibile) interrompe intere sezioni del collegamento via cavo alla batteria ad alta tensione mediante cariche esplosive in miniatura, 'tagliando' il flusso di corrente in modo rapido ed efficace. Se il sensore dell'airbag rileva un impatto, i piccoli dispositivi - che msiurano non più di 10 mm di lato e pochi grammi di peso - attivano il pirofusibile. Si generano così piccole esplosioni che interrompono i cavi ad alta tensione che collegano le batterie e l'elettronica di potenza eliminando il rischio di shock elettrico o incendio. ''Di fronte al crescente numero di veicoli elettrici che potrebbero essere coinvolti in incidenti - ha commentato Karl-Heinz Knorr, vicepresidente dell'associazione tedesca dei vigili del fuoco - tali sistemi sono assolutamente essenziali se vogliamo compiere la nostra missione di aiutare e soccorrere le vittime di incidenti stradali nel modo più rapido e sicuro possibile''.