ROMA - Il telefono vivavoce in auto continua ad essere ancora un optional per molte case automobilistiche. Lo rivela una ricerca condotta da Dat-Italia - azienda che si occupa dell'elaborazione dei dati auto, della valutazione dell'usato e dei costi di ripristino in officina - che ha analizzato tutti i modelli in vendita in Italia e ha preso in considerazione i prezzi minimi (IVA inclusa) degli optional che comprendono il sistema Bluetooth modello per modello, versione per versione.
Nel dettaglio, rispetto ad un anno fa, il quadro resta sostanzialmente invariato: solo una quarantina di modelli hanno cambiato marcia facendo passare dalla lista degli optional alla dotazione di serie il kit vivavoce per i telefoni. In pratica il dispositivo, tra i più 'utili' in materia di sicurezza alla guida, manca nel 26% delle auto in vendita in Italia. Un dato allarmante se si considera che il 20,1% dei sinistri stradali (fonte Aci-Istat) è causato proprio dall'uso del telefonino in auto, che supera ebbrezza e velocità.
Poche marche offrono il sistema 'vivavoce' di serie, le altre lo inseriscono in pacchetti di accessori o nella maggioranza dei casi lo fanno pagare a parte.
''Pensavamo meglio - spiega Antonio Coppola, Direttore Generale Dat-Italia - ma il risultato dell'edizione 2016 della nostra ricerca è sconcertante: di fatto questo accessorio di fondamentale importanza per la sicurezza si paga ancora troppe volte a parte. E' sorprendente vedere che un accessorio così strategico per la sicurezza sia oggetto di politiche di marketing, offerto di serie solo per un numero limitato di veicoli. E ancor più sorprendente è il fatto che su alcuni veicoli, neanche alto di gamma, un tale accessorio venga poi venduto solo insieme ad altri optional''.