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Da Piacenza a Napoli senza mai spegnere la Vespa

Parte la sfida di un gruppo di appassionati lungo l'Italia

Giampietro Bisaglia PIACENZA

Quasi ottocento chilometri da percorrere in sella a una Vespa d'epoca, senza mai spegnere il motore. E' la sfida che parte dal centro storico di Piacenza, e che porterà dodici appassionati dell'iconica due ruote, nota come "faro basso", a coprire la distanza fra la cittadina emiliana e Napoli in circa 37 ore, attraversando lo stivale: 'Vedi Napoli e poi spegni'.

Dodici super appassionati e intenditori giunti da Brescia, Treviso e Verona che si daranno il cambio anche di notte lungo il tragitto che attraverserà la Romagna e il centro Italia. A capitanare questa impresa è un insegnante piacentino di 59 anni, Roberto Donati, noto collezionista e storico della Vespa creata fin dagli anni Cinquanta dalla Piaggio, e divenuta un simbolo dell'italianità, oltre che di un'epoca, quella della Dolce Vita. Le Vespa "faro basso" del 1949 che parteciperanno sono tre e sono già state soprannominate "le caravelle".

"Il senso di questo viaggio? L'amicizia e la fratellanza che unisce la nostra Italia sotto questo simbolo a due ruote di un'epoca fantastica per il Paese - spiega Donati - ma anche un invito a riscoprire il valore del gioco nelle nostre frenetiche vite quotidiane, scandite da impegni, telefonate, scadenze, bollette e problemi vari". "La nostra vita - dice Donati - scorre velocemente dentro un ingranaggio, eventi come questo sono una valvola di sfogo per riflettere sul fatto che l'Italia non va solo male. Grazie a questa forma di metallo abbiamo incontrato negli anni tanti appassionati, sono nate amicizie genuine. Questo veicolo iconico e italiano ha un'anima in grado di donare ancora il sorriso". L'appuntamento per la partenza, in grande stile, è alle 9 dal sagrato del duomo di Piacenza: qui il vescovo Gianni Ambrosio darà la sua benedizione agli equipaggi e soprattutto alle "vecchiette a due ruote" che verranno messe in moto alle 9 in punto e che verranno spente solo quando saranno arrivate a Napoli. "Qui - anticipa Donati andremo poi nella chiesa di Sant'Antonio a Posillipo per accendere una candela. Durante il nostro viaggio ci saranno tanti appassionati che sappiamo già ci attenderanno lungo il percorso, potendo anche seguire l'itinerario grazie a una diretta Facebook. Le nostre tre vespe hanno un cesto in legno dentro il quale, al nostro passaggio, la gente potrà gettare, rigorosamente al volo, i prodotti tipici di ogni regione che attraverseremo. Cibo e vino che alla fine condivideremo con tutti gli amici che ci attenderanno all'arrivo a Napoli".

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