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Truffe auto lusso: un milione di euro il giro di affari

Falsi siti Internet per finti uffici postali usati per raggiro

Redazione ANSA GENOVA

Falsi siti internet per finti uffici postali con tanto di numero e indicazioni su Google e Pagine Bianche. Era grazie a questi accorgimenti, messi insieme da un esperto informatico, che un'organizzazione criminale è riuscita a compiere 12 truffe legate all'acquisto di auto di lusso, per un giro di affari di circa un milione di euro. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Genova, che hanno smantellato l'organizzazione, il gruppo individuava le inserzioni di auto di lusso sui siti di vendite on line. Contattava il venditore dicendo di poter pagare con assegno circolare postale. Una volta consegnato l'assegno falso, per evitare di essere scoperti, veniva creato un sito del falso ufficio postale, tramite il sistema Voip veniva creato un numero di telefono a cui rispondeva un complice che si fingeva direttore della filiale postale e l'ufficio veniva anche indicizzato su Google e inserito sul sito delle Pagine Bianche. Una volta fatto il passaggio di proprietà, l'auto veniva "ripulita", tramite la cancellazione dal registro auto e veniva trasportata in Germania o nei Paesi Bassi dove poi veniva rivenduta a ignari clienti.
    Sono 12 le truffe accertate: le auto rivendute dovevano essere tutte diesel e di lusso: Porsche, Range Rover e Maserati. Le indagini sono partite nel 2018 da Serra Riccò dopo il tentativo di truffa scoperto dai carabinieri della locale stazione. Due degli arrestati erano stati trovati in possesso di falsi documenti di identità e codici fiscali: da quello spunto, gli investigatori hanno capito che i falsi documenti servivano in realtà per mettere in piedi le truffe.

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