Un automobilista su tre non sa riconoscere se i pneumatici del proprio veicolo sono lisci, ovvero quando il battistrada ha raggiunto il limite di usura ed è quindi necessario sostituire i pneumatici. È quanto emerge da una ricerca condotta dall'associazione americana dei produttori di manufatti in gomma (USTMA, U.S. Tire Manufacturers Association) e riportata da Federpneus, l'associazione Nazionale Rivenditori Specialisti Pneumatici).
In particolare, dalla ricerca emerge che ben il 40% degli automobilisti valuta semplicemente 'a occhio' se il proprio pneumatico è sgonfio, mentre solo il 17% sa come controllare la corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici. Si tratta di percentuali da prendere in seria considerazione. È molto importante, infatti, essere a conoscenza dello stato di salute dei pneumatici della propria auto e sapere quando è ora di cambiarli, dal momento che guidare con pneumatici molto consumati, sgonfi oppure danneggiati compromette in primo luogo la sicurezza degli automobilisti, ma ha impatti negativi anche sulla stabilità del mezzo e sui consumi di carburante.
Per essere sicuri che i pneumatici siano adatti a circolare bisogna controllare innanzitutto lo spessore del battistrada.
Secondo il Codice della Strada la profondità degli intagli non deve essere inferiore ad 1,6 mm per gli autoveicoli, ad 1 mm per i motoveicoli e a 0,50 mm per i ciclomotori. Un altro aspetto importante da monitorare con frequenza, è la pressione di gonfiaggio, che deve essere conforme a quella riportata dal costruttore sul libretto d'uso del veicolo. Una pressione non corretta può provocare, oltre ad una rapida ed irregolare usura del battistrada, anche un maggior consumo di carburante ed un conseguente aumento delle emissioni di CO2.
Si deve poi verificare che non siano presenti tagli, abrasioni, rigonfiamenti sospetti, consumi irregolari del battistrada e altre anomalie, che possono seriamente compromettere l'affidabilità del pneumatico.