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Nei primi 9 mesi Italia quarta in Ue per vendite auto green

Anfia, in Europa calo diesel sta provocando aumento della CO2

Redazione ANSA ROMA

Con 196mila vetture ad alimentazione alternativa vendute nei primi 9 mesi del 2018 l'Italia, si colloca al quarto posto - dopo Norvegia, Finlandia e Svezia - nella classifica europea delle nazioni con la maggiore quota di auto ecofriendly nel proprio mercato. In generale - sottolinea un rapporto dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica (ANFIA) - l'incremento tendenziale delle vendite europee di automobili va soprattutto a beneficio dei modelli a benzina e delle auto ad alimentazione alternativa. Il calo tendenziale delle auto diesel è stato del 17%. Da gennaio a settembre 2018 il mercato europeo delle autovetture nuove risulta in crescita rispetto ai volumi dell'analogo periodo del 2017: +2,3% con 12,2 milioni di unità. Continua il trend negativo per il mercato delle auto diesel, in calo tendenziale del 17%, pari ad una perdita di 903mila unità e una quota di mercato del 36% (era del 44% solo un anno fa). Aumentano invece le vendite di auto a benzina che crescono del 16%, pari a 961mila unità in più rispetto al volume delle vendite di gennaio-settembre 2017 e conquistano il 56% del mercato. L'incremento tendenziale del mercato delle auto a benzina in volumi (961mila) è superiore al volume delle auto ad alimentazione alternativa vendute nei primi 9 mesi dell'anno (918mila). L'opzione delle auto ad alimentazione alternativa non conquista dunque tutti i potenziali consumatori. Proprio sul fronte ambientale - ribadisce l'ANFIA - l'agenda anti-diesel ha rallentato i progressi sui cambiamenti climatici.

La contrazione del mercato diesel sta infatti determinando un aumento delle emissioni medie di CO2 delle nuove auto vendute, fenomeno che si era già evidenziato nel 2017. Per raggiungere il target del 2021 di 95 g/km di CO2, occorre che la media delle emissioni si riduca ancora di 23,5 g/km, impresa impossibile senza il contributo delle immatricolazioni di auto nuove diesel - che producono meno CO2 delle auto a benzina - o senza un aumento esponenziale di auto elettriche, impensabile con l'attuale rete infrastrutturale di ricarica e senza un sostegno economico prolungato alla domanda, visto il mix del mercato. I mercati delle auto diesel che registrano le perdite in volumi più consistenti sono Gran Bretagna, Germania, Francia, Italia, Spagna, Belgio e Svezia. In questi Paesi, il calo del mercato diesel rappresenta l'87% del calo complessivo del mercato registrato a gennaio-settembre 2018. Il mercato del diesel cresce, nei primi 9 mesi dell'anno, solamente in Bulgaria, Estonia e Romania. L'Italia registra una flessione del mercato diesel del 9%.

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