ROMA - Quasi un miliardo di tonnellate di merci viaggia ogni anno sulle strade italiane grazie al cosiddetto 'trasporto su gomma'. Più precisamente a bordo dei Tir e degli altri mezzi (medi e leggeri) si sono spostate sulla rete stradale nazionale 945,6 milioni di tonnellate di merci, con la maggior parte (il 64%) partite dal Nord. Lo sottolinea una elaborazione dell'Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici) su dati Istat, che attribuisce una quota rilevante, ma molto più bassa, al Centro (18,4%) seguito dal Sud (12,1%) e dalle Isole (5,%%). Nel dettaglio, è la Lombardia la regione che nel 2015 ha originato il volume di traffico merci più consistente nel nostro Paese (210,7 milioni di tonnellate, pari al 22,3% sul totale).
Seguono il Veneto (122,1 milioni di tonnellate), l'Emilia Romagna (115,9 milioni di tonnellate), la Toscana (82,3 milioni di tonnellate) e il Piemonte (77,2 milioni di tonnellate). Le differenze territoriali in termini di volumi di trasporto merci su strada con origine nazionale dipendono ovviamente dal contesto socio-economico, infrastrutturale e di sviluppo del settore del trasporto merci delle singole realtà territoriali considerate. In particolare, la forte incidenza del trasporto merci su strada originato dalle regioni del Nord è strettamente correlata con la posizione strategica di quelle aree del Paese rispetto alle principali direttrici del commercio nazionale ed europeo. Pur nel quadro di una crisi economica da cui il Paese sta faticosamente uscendo e che negli ultimi anni ha portato ad una forte riduzione degli scambi commerciali - sottolinea l'Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp - il settore del trasporto merci su strada, con 945,6 milioni di tonnellate di merci con origine nazionale movimentate da circa 4 milioni di autocarri circolanti sul territorio del nostro Paese, costituisce un fattore chiave per la competitività economica del nostro Paese. Per mantenere e incrementare la competitività delle imprese di autotrasporto - fa notare l'Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp - è di fondamentale importanza intervenire sia sul piano organizzativo che su quello tecnologico, adottando soluzioni e prodotti avanzati in grado di ottimizzare e ridurre i costi di esercizio. Tra questi, è da segnalare l'uso di pneumatici ricostruiti, che consentono di ottenere un consistente risparmio dal momento che costano di meno dei pneumatici nuovi, senza rinunce in termini di sicurezza, in quanto prima di essere immessi sul mercato vengono sottoposti agli stessi controlli dei pneumatici nuovi.