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Italiani, ok a guida autonoma ma senza la pubblicità a bordo

Per Osservatorio Findomestic 65% connazionali ne è entusiasta

Redazione ANSA

ROMA - Gli automobilisti, nel mondo, sono sempre più attenti e interessati alle trasformazioni che stanno modificando il settore e confermano di essersi evoluti tecnologicamente. Utenti che sono pronti a recepire le novità del mercato, comprese quelle più 'estreme' come la guida autonoma, a patto però che siano finalizzate a garantire maggiore sicurezza, ridurre i consumi e aiutare il traffico. E' quanto emerge dall'Osservatorio Auto 2016 - presentato a Milano da Findomestic, del Gruppo BNP Paribas - ed elaborato attraverso una ricerca in 4 Continenti e 15 Paesi, Italia compresa. In particolare, evidenzia il rapporto, l'auto connessa potrebbe rappresentare per gli automobilisti italiani soprattutto un progresso in termini di confort (84% rispetto all'83% della media mondiale) e un mezzo per risparmiare tempo (83% rispetto all'l'81% della media mondiale). Tra le opportunità offerte dalla connettività, la pubblicità contestualizzata interessa il 57% del campione mondiale con significative variazioni tra Paese e Paese: mentre l'87% dei cinesi è disponibile a ricevere offerte pubblicitarie personalizzate, il 39% degli italiani si dichiara non disponibile ad una intrusione commerciale mentre si guida. Per l'89% degli intervistati la connettività è strettamente correlata ad evitare furti ed a gestire al meglio la manutenzione, ma anche la sicurezza di poter rilevare ostacoli e pedoni è un vantaggio rilevante per l'86% degli intervistati.

Gli automobilisti sono ben consapevoli che tali miglioramenti tecnologici avranno un costo: il 78% a livello mondiale ritiene che l'automobile connessa sia un 'veicolo costoso', problema avvertito meno in Italia dove sono 64 su 100 ad associare l'auto connessa ad una spesa importante. L'utilizzo di strumenti di connettività per il guidatore è ormai un'abitudine universale: l'86% degli automobilisti a livello mondiale - il 90% nel nostro Paese - dichiara, infatti, di ricorrere ad un supporto alla guida per pianificare i propri spostamenti, con lo smartphone (81%) al primo posto in Italia a fronte di una media mondiale del 69%. L'auto connessa piace ma per il 53% degli automobilisti a livello mondiale - 45% in Italia - non è uno stimolo sufficiente ad incrementarne l'utilizzo, anzi per il 13% degli Italiani sembra essere un incentivo ad usare meno frequentemente la vettura. Dalla vettura connessa alla vettura a guida autonoma il passo sembra essere breve per moltissimi guidatori - 75% nel mondo, 79% in Italia - e la previsione è che arrivi entro 10 anni (81%) mentre la probabilità che questo tempo si accorci a 5 è indicata solo dal 52%. Il 91% dei cinesi mostra addirittura entusiasmo per la vettura a guida autonoma, primeggiando davanti all'81% della Turchia ed al 73% del Brasile. L'Italia con il suo 65% è prima tra i Paesi occidentali, mentre sono in controtendenza gli Stati Uniti dove solo il 32% risulta affascinato da questo genere di vetture. La guida automatizzata apre spazi ad altre attività: il 48% ritiene che la vettura sarà uno spazio dedicato al divertimento - e questo vale anche per il 40% degli italiani - ma anche un luogo conviviale con cui parlare con gli altri passeggeri (40% nel mondo, 35% in Italia) oppure un posto in cui lavorare (25% nel mondo, 23% degli italiani). Sarà il fascino della Silicon Valley ma il 66% degli automobilisti italiani ed il 55% di quelli internazionali è pronto a dire 'sì' ad una vettura Google o Apple.

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