Quotidiano Energia - L’Unione europea ha centrato il target al 2020 sulla quantità di energia rinnovabile usata nel settore dei trasporti. È quanto emerge dalla rilevazione Eurostat pubblicata ieri, in cui viene evidenziato come sia stata superata la quota del 10% fissata dalla direttiva 2009/28.
Un dato calcolato sulla base dell’utilizzo per la mobilità di biocarburanti, biometano ed elettricità “verde”. La media della Ue si è attestata al 10,2%, oltrepassando dunque dello 0,2% l’obiettivo stabilito. La percentuale in questione nel 2004 era pari all’1,6%.
I numeri di Eurostat mostrano tuttavia un continente che procede a due velocità. Ben 15 Stati membri infatti non hanno raggiunto il traguardo. Tra i più virtuosi spicca la Svezia che è arrivata quasi al 32%, mentre al secondo posto, lontanissima, c’è la Finlandia con il suo 13,4%. Bene anche l’Italia che supera il target (e la media Ue) con il 10,7%.
Tra i Paesi più in ritardo figurano invece la Grecia, che si ferma al 5,3%, e la Lituania al 5,5%. L’andamento riferito agli ultimi due anni considerati, cioè nel passaggio tra il 2019 e il 2020, è comunque positivo: la quota di Fer impiegata nei trasporti scende solo in Finlandia (restando stabile in Francia), mentre risulta in crescita negli altri 25 Stati.
I risultati completi sono disponibili sul sito di Eurostat con una mappa interattiva.