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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

D.Lgs Red II, i pareri di Camera e Senato

A Palazzo Madama divergenze con il Governo sull’accelerazione verso le Fer e tra i relatori Comincini (PD) e Girotto (M5S) su biomasse e bioliquidi. A Montecitorio diversi i riferimenti ai gas “verdi” (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - Arrivano i pareri delle commissioni X e XIII di Camera e Senato sullo schema di D.Lgs che recepisce la direttiva Red II.


Il 27 ottobre, è stata la volta di Palazzo Madama mentre ieri è arrivato il via libera da Montecitorio.

Il parere del Senato e le divergenze tra i relatori
Nel primo caso, dal resoconto della seduta emergono alcune divergenze sia con il Governo che tra i relatori.

In particolare, il relatore per la XIII Commissione Comincini (PD) ha sottolineato come siano state mantenute “alcune osservazioni su cui il Governo aveva manifestato un orientamento non favorevole, come ad esempio l'osservazione generale numero 1), rivendicando il potere di indirizzo politico che spetta al Parlamento”.

Tale osservazione prevede di “accelerare ulteriormente il percorso di crescita sostenibile del Paese, dal punto di vista ambientale, economico e sociale, e di transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili, nel rispetto del principio della neutralità tecnologica, prevedendo obiettivi nazionali e procedure di calcolo degli obiettivi che siano quanto più in linea con i nuovi e più ambiziosi obiettivi UE in tema di riduzione delle emissioni inquinanti e con i nuovi target europei in materia di energia prodotta da fonti rinnovabili”.

Una “divergenza di vedute” se è avuta anche tra i due relatori per cui si è deciso di votare per parti separate. Nel dettaglio, M5S si è astenuto sull’osservazione generale n. 7, e sulla raccomandazione n. 9, secondo e terzo capoverso.

Nel primo caso si tratta del sostegno da garantire alle biomasse, nel secondo caso della salvaguardia delle convenzioni Gse con gli impianti che utilizzano bioliquidi certificati sostenibili. In proposito, si legge nel resoconto, Girotto “ritiene che ci siano tuttora questioni controverse in materia di biomasse, anche se riconosce che la formulazione costituisca comunque un miglioramento”. Rivendica poi “che la propria parte politica punta soprattutto ad evitare deforestazioni e altre forme di depauperamento dell'ambiente”.

Da sottolineare invece che la Lega si è astenuta sul primo capoverso della raccomandazione n 9 che esclude gradualmente dagli obblighi di miscelazione al combustibile diesel e dalla produzione elettrica rinnovabile anche l’olio di soia e gli acidi grassi derivanti dal trattamento della soia di importazione.

Il leghista Arrigoni si è però detto soddisfatto per “l'inserimento di una proposta del suo Gruppo in merito al monitoraggio dell'impatto degli incentivi sugli oneri di sistema”.

“Sulla Red II, nello schema di parere reso al Governo – ha affermato Girotto nel suo intervento a KeyEnergy a Rimini - si ribadisce la necessità di tutelare e sostenere adeguatamente la produzione e l'autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, di accelerare le procedure che portano all'individuazione delle aree idonee, facilitando l'eolico anche al di fuori di quelle individuate come idonee per non rischiare di non raggiungere gli obiettivi del Pniec, e di incentivare il fotovoltaico nelle aree agricole non utilizzate nel rispetto dell'uso agricolo o zootecnico del suolo”.

Il parere della Camera
Tra le osservazioni generali da sottolineare i diversi riferimenti al ruolo dei gas “verdi”.

Innanzitutto si chiede di “valorizzare il potenziale di decarbonizzazione del biometano e dei gas rinnovabili” dando “adeguato spazio anche alla promozione delle smart grids del gas”.

In tale ottica, prosegue il parere, “risulta importante valorizzare i progetti di nuove infrastrutture gas già pronte e adeguare quelle esistenti finalizzate a integrare e trasportare green gas (biometano) e idrogeno”.

Si chiede inoltre che “le produzioni bio e rinnovabili dei prodotti energetici, e nello specifico del Gpl e del Gnl, possano essere correttamente valorizzate in tutti i settori di utilizzo finale”.

Non manca anche qui il riferimento a biomasse/bioliquidi: “in un’ottica di rispetto della normativa UE e di tutela del patrimonio impiantistico e dell’indotto nazionale legato all’utilizzo di biomassa e bioliquidi sostenibili in ambito energetico”, si dovrebbe garantire “la ripartenza degli impianti esistenti di produzione di energia elettrica alimentati da biomasse e bioliquidi sostenibili” e “l’erogazione di un contributo statale tale da compensare la differenza tra i costi a carico dell’operatore dell’impianto a biomassa o bioliquidi sostenibili ed i ricavi, in ogni caso garantendo l’equilibrio economico finanziario dell’impianto, ivi inclusa l’equa remunerazione”.
Tra le altre richieste da segnalare il “monitoraggio del fabbisogno di incentivazione e delle componenti tariffarie degli oneri di sistema” con “l’elaborazione di scenari di medio e lungo termine”, le “iniziative di consultazione per lo sviluppo di un costante dialogo con tutti gli stakeholders”, la necessità di “regole operative chiare” e l’opportunità di “pubblicare quanto prima una metodologia aggiornata di calcolo delle quantità di energia da fonti rinnovabili usata per il raffrescamento e il teleraffrescamento”.

Da sottolineare infine che in V commissione Camera la viceministra dell’Economia Laura Castelli ha risposto ad alcune richieste di chiarimento formulate dal relatore.