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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Decarbonizzazione, Pci Ue di nuovo sulla graticola

Risoluzione della commissione Itre dell’Europarlamento, indagine dell’Ombudsman. La Commissione prepara revisione delle valutazioni (articolo di Quotidiano Energia)

Quotidiano Energia - “La Commissione Ue deve aggiornare le linee guida per la selezione dei progetti prioritari nell’energia in modo da allineare la prossima lista alla politica climatica”. E’ quanto chiede una risoluzione approvata oggi dalla commissione Industria ed Energia dell’Europarlamento (Itre), a pochi giorni dalla bocciatura da parte della stessa Itre e dell’aula di Strasburgo di una mozione che proponeva di respingere la quarta lista dei Progetti di interesse comune europei (Pci) accusandola di favorire gli investimenti nelle fonti fossili.

Adesso, però, gli eurodeputati della Itre hanno chiesto a larga maggioranza (55 voti a favore, 15 contrari) che la revisione del regolamento 347/2013 sulle infrastrutture energetiche transeuropee (Ten-E) annunciata entro quest’anno dalla Commissione sia “coerente con i target Ue al 2030 per l’energia e il clima, con gli impegni di decarbonizzazione di lungo-termine e con il principio dell’efficienza energetica innanzitutto”.

La risoluzione chiede inoltre a Bruxelles di predisporre linee guida transitorie prima della fine del 2020, per assicurare che la prossima lista Pci rifletta gli impegni climatici sottoscritti dalla Ue.

Il regolamento Ten-E, ricorda un comunicato, “risale al 2013, prima dell’adozione dell’Accordo di Parigi, e numerosi sviluppi hanno mutato nel frattempo il panorama delle politiche energetiche”.

I criteri per l’attribuzione dello status di Pci dovranno in ogni caso rispondere anche alle cinque dimensioni dell’Unione dell’energia, “incluso l’obiettivo di sostenibilità economica”, conclude la risoluzione, che sarà votata dall’aula dell’Europarlamento il mese prossimo.

La Commissione Ue ha comunque già avviato una revisione della valutazione di sostenibilità dei Pci. E’ quanto si apprende da una lettera inviata alla presidente Ursula von der Leyen dall’Ombudsman europeo, Emily O’Reilly, che ha avviato un’indagine sulla quarta lista dei Pci.

In particolare, l’Ombudsman vuole sapere “come la Commissione Ue garantisce che la sostenibilità e l’impatto climatico dei progetti per le infrastrutture energetiche viene valutato prima dell’inclusione nella lista”.

L'indagine si basa su un reclamo di Food & Water Europe, secondo cui i progetti gas non sono sufficientemente valutati prima di essere inclusi nella lista. L’associazione, rileva O’Reilly nella lettera, ha inviato il reclamo iniziale alla Commissione, che ha replicato informando dell’avvio del lavoro di miglioramento degli strumenti analitici e delle procedure per la valutazione dei possibili progetti gas futuri nell’ambito delle analisi costi-benefici. I risultati di tale lavoro, ha assicurato l’esecutivo comunitario, saranno pienamente integrati nella quinta lista Pci.

Tuttavia, obietta O’Reilly, “la replica della Commissione al reclamo può essere intesa come un’ammissione che vi sono carenze in relazione alle passate valutazioni di sostenibilità dei Pci”.

La risoluzione della Itre e la lettera dell’Ombudsman alla Commissione sono disponibili in allegato.