Quotidiano Energia - La Spagna alza bandiera bianca. Lo spettro di risarcimenti per quasi 10 miliardi di euro per il taglio degli incentivi alle rinnovabili ha indotto il Governo di Madrid a proporre una “risoluzione amichevole”, con cui la ministra della Transizione ad interim Teresa Ribera spera di interrompere i 45 arbitrati attualmente in corso.
Il consiglio dei ministri ha approvato venerdì un decreto legge che, al fine di adeguare gli incentivi alla riduzione dei costi delle tecnologie, riduce la retribuzione agli impianti Fer dall’attuale 7,39% al 7,09% nel periodo 2020-2025. Tuttavia, per i 64.000 impianti che hanno subito il taglio degli incentivi imposto nel 2013, la retribuzione resterà al 7,39% per i prossimi due periodi regolatori (cioè fino al 2031), a patto che i beneficiari rinuncino a qualsiasi rivalsa legale per il pregresso e terminino gli arbitrati eventualmente avviati.
“Questa misura ridurrà le azioni legali pendenti garantendo una retribuzione equa e di lungo-periodo”, ha dichiarato la ministra Ribera, precisando che per il taglio degli incentivi Fer sono attualmente in corso 45 arbitrati internazionali contro la Spagna, 10 dei quali hanno già visto la vittoria dei ricorrenti che hanno ottenuto risarcimenti per complessivi 821 milioni di euro.
Positivi i commenti al decreto legge degli operatori spagnoli delle rinnovabili. Per l’associazione solare Anpier, “gli impianti FV, che da 10 anni soffrono di aggressivi tagli retroattivi che hanno ridotto la retribuzione fino al 50%, avranno un quadro incentivante stabile fino al 2031”, mentre per l’associazione eolica Aee il provvedimento “è importante per la sicurezza giuridica delle installazioni eoliche e una base fondamentale per costruire la fiducia degli investitori che dovranno finanziare la transizione energetica programmata dal Pniec”.
Il problema riguarda anche l’Italia, contro la quale sono stati intentati sinora 10 ricorsi per il taglio incentivi Fer. Roma ha vinto nel 2017 su Blusun, che chiedeva un risarcimento da 187,8 mln € (ma la società belga ha chiesto l’annullamento della decisione), e quest'anno su Belenergia, che accusava danni per 19,2 mln €, ma ha perso l’arbitrato da 7,4 mln € con Athena Investments.