Quotidiano Energia - Entra a regime il progetto “Reverse Flow” promosso da Snam in coordinamento con i Tso Fluxys e GRTgaz. Dal 1° ottobre è divenuta infatti operativa la seconda fase dell’inversione del flusso dei gasdotti nell’Italia nord-occidentale, con l’aumento della capacità fisica in esportazione a Passo Gries da 5 milioni di mc/giorno (poco più di 50 GWh/giorno) a 40 mln mc al giorno (oltre 420 GWh/giorno).
Grazie al coordinamento con Fuxys, l’export di gas dall’Italia può ora raggiungere Germania, Belgio e Olanda, mentre il flusso verso la Francia era già stato attivato lo scorso giugno.
Il Tso tedesco Fluxys Tenp ha comunicato che la capacità in reverse flow sarà offerta come “Bzk” (“capacità firm ristretta”) con due restrizioni di assegnazione dal punto di ingresso di Wallbach (confine svizzero) ai punti di uscita di Eynatten (confine belga) e Bocholtz (confine olandese). Sulla piattaforma Prisma saranno offerti prodotti di capacità reverse flow nel sistema Tenp al punto di ingresso di Wallbach attraverso aste annuali, trimestrali, mensili, giornaliere e infragiornaliere sulla base del calendario Cam.
Il progetto Reverse Flow si è sviluppato in due fasi.
Nella parte italiana, la prima fase è consistita nell’aumento della capacità di trasporto della rete nella Pianura Padana, con il duplice obiettivo di garantire la continuità delle forniture nel caso di interruzioni prolungate delle importazione dal Nord Europa e di creare i presupposti per l’export verso Svizzera (gasdotto Transitgas) e Austria (gasdotto Tag). Grazie alla posa di 370 km di metanodotti di grande diametro e a interventi nella stazione di compressione di Masera, dall’ottobre 2015 è possibile trasportare 5 mln mc al giorno di gas verso la Svizzera attraverso il punto di interconnessione di Passo Gries, alternativi ai 18 mln mc/giorno esportabili da Tarvisio verso l’Austria già dal 2011.
Nella seconda fase del progetto, la capacità di compressione è salita di oltre 90 MW grazie al potenziamento della stazione di Poggio Renatico e alla realizzazione delle centrali di Sergnano e Minerbio. Sono stati inoltre posati altri 81 km di metanodotti di grande diametro. In questo modo, dal 1° ottobre la capacità di export dall’Italia è cresciuta a 40 mln mc/giorno, che potranno transitare tutti a Passo Gries o fino a un massimo di 18 mln mc/giorno a Tarvisio e la parte restante al nodo elvetico. Il gas arrivato in Svizzera dall’Italia potrà poi proseguire verso la Francia (fino a 9,5 mln mc/giorno) e la Germania (fino a 22 mln mc/giorno).
E’ intanto da segnalare che, sempre dallo scorso 1° ottobre (data d'inizio dell’anno termico 2018/2019), Snam offre agli shipper la possibilità di inviare in via sperimentale nomine e rinomine presso gli entry/exit point di Tarvisio, Passo Gries e Gorizia con dettaglio orario. Gli shipper che lo desidereranno, informa il Tso, potranno dunque profilare con dettaglio orario le nomine ai punti d’ingresso, che restano comunque su base giornaliera coerentemente al bilanciamento. Le pubblicazioni restano immutate, vale a dire effettuate con frequenza oraria ma riferite all’intero giorno gas.