Quotidiano Energia - Il consistente aumento dei prezzi di elettricità e gas deciso in occasione dell’ultimo aggiornamento trimestrale sarà il tema al centro di un'audizione informale in Parlamento per il nuovo Collegio dell’Arera guidato dal presidente Stefano Besseghini.
Le commissioni Attività produttive della Camera e Industria del Senato hanno infatti deciso di convocare il Regolatore giovedì 4 ottobre per meglio analizzare le regioni del caro-bollette ed eventualmente cominciare a delineare un percorso finalizzato a porre rimedio al problema.
Giovedì scorso il Collegio dell’Autorità ha approvato un aumento della spesa per la famiglia tipo in tutela del 7,6% per l’energia elettrica (+1,5 cent€/kWh) e del 6,1% per il gas (+4,78 cent€/mc), motivandolo con la “eccezionale situazione di tensione nei mercati energetici in Europa”. In particolare: elevati prezzi internazionali delle materie prime (gas +13% e carbone +12% nel trimestre in corso rispetto al secondo trimestre 2018), quotazioni del gas in Europa spinte anche dall’aumento del Gnl sui mercati asiatici (+22%), crescita “senza precedenti” del prezzo dell’Ets (+29%), limitazioni e incertezze legata allo stop totale o parziale di 22 reattori nucleari su 58 in Francia.
Come già fatto dal Collegio precedente (che già per il trimestre luglio-settembre aveva definito un aumento del 6,5% per elettricità e dell’8,2% per il gas), anche per gli ultimi tre mesi dell’anno l’Arera ha “congelato” gli oneri di sistema per evitare un aggravio ancor più pesante, quantificato in circa un miliardo di euro per tutto il 2018. Aggravio che comunque prima o poi dovrà essere scaricato sulle bollette.
Intanto, la commissione Industria del Senato ha formalizzato l’avvio di una consultazione pubblica sull’autoconsumo, volta ad “acquisire informazioni e valutazioni delle parti interessate in relazione all'affare assegnato n. 59”.
I contributi, sottolinea la commissione, saranno presi in considerazione ai fini dell'elaborazione della risoluzione da trasmettere al Governo per il tramite della Presidenza del Senato. La consultazione si svolge da oggi fino al 31 ottobre ed è aperta a “cittadini, autorità pubbliche, imprese, università, centri di ricerca e soggetti governativi e non governativi interessati a esprimersi”.