e7, il settimanale di QE - Oggi l’Europa celebra la sua unità. Una data, quella del 9 maggio, in cui ricorre l’anniversario della storica dichiarazione di Robert Schuman rispetto il piano di cooperazione economica, ideato da Jean Monnet. Il 9 maggio coincide anche con il giorno che segna la fine della Seconda guerra mondiale in Europa.
Gli anniversari si sa sono sempre forieri di bilanci. Di certo si può dire che dalla condivisione dell’industria del carbone e dell’acciaio, teorizzata dall’allora ministro degli Esteri francese per scongiurare future guerre tra le nazioni europee, di passi avanti ne sono stati fatti molti e diversi. Dal bilanciamento della rete energetica ai recenti studi sugli standard di trasmissione per gli smart meter, la sicurezza informatica e i sistemi di trasmissione dati e gli obiettivi al 2030 sono ancora più sfidanti. è avviata la discussione del nuovo pacchetto Multiannual Financial Framework, in cui efficienza e politiche finanziarie sono state toccate “ma non ancora quanto si dovrebbe”, sottolinea Luigi Petito Head of Secretariat and Membership Development della European Alliance to Save Energy: “Considerati gli obblighi che abbiamo e le urgenze del cambiamento climatico, ci aspettavamo un focus maggiore sui temi delicati del clima e della efficienza energetica”. Richieste che l’associazione sintetizza in 10 punti cardine e lì propone come integrazione del pacchetto europeo.
Intanto l’Europa è divenuta anche un terreno di scambio e di crescita: lo dimostrano i dati, sempre più positivi, dei finanziamenti in ricerca e sviluppo e le attività avviate dai target sul clima di COP21. Su questo Riccardo Basosi, Rappresentante Italiano Energia in Horizon 2020 e Delegato MIUR SET (Strategic Energy Technology) Plan EU, ci illustra i risultati della ricerca e sviluppo italiana; mentre Natale Massimo Camminiti, ricercatore dell’ENEA, commenta gli obiettivi raggiunti e le prossime sfide internazionali da COP21 ad oggi.