Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Elettricità Ue, il settore Fer esulta dopo il voto dell’Europarlamento

Ma “dubbi” sulle responsabilità di bilanciamento

Quotidiano Energia - L’Europarlamento “sostiene un futuro di energie pulite”, “rende il mercato elettrico europeo pronto per le rinnovabili”, “prospetta un futuro luminoso per i consumatori di energia”. Sono i titoli dei comunicati stampa diffusi, rispettivamente, dalle associazioni europee del solare (SolarPower Europe), dell’eolico (WindEurope) e dei consumatori (Beuc) all’indomani dell’approvazione da parte della commissione Itre di Strasburgo di cinque provvedimenti del Clean Energy Package.
La Itre, lo ricordiamo, ha dato luce verde alla direttiva sul mercato interno dell’energia elettrica (50 voti a favore, 4 contrari, 9 astenuti) e ai regolamenti sul market design elettrico (44, 11 e 9), sulla preparazione ai rischi nel settore elettrico (55, 3, nessun astenuto) e su Acer (52, 7 nessun astenuto). Via libera anche all’accordo informale tra Europarlamento e Consiglio sulla direttiva per la prestazione energetica degli edifici, che potrà così essere definitivamente approvata dalla plenaria di Strasburgo il prossimo aprile.
I commenti dell’industria eolica e solare sono dedicati ai due provvedimenti sul mercato elettrico (il cui relatore alla Itre è in entrambi i casi il lettone Kariņš Krišjānis).
L’a.d. di WindEurope, Giles Dickson, ha espresso soddisfazione per il mantenimento della priorità di dispacciamento per gli impianti Fer in funzione all’entrata in vigore del regolamento. Quelli avviati successivamente perderanno tale beneficio, ma saranno gli ultimi a subire il distacco in caso di congestione della rete. “Tutto questo aiuterà i progetti eolici a ridurre il rischio e quindi il costo di capitale, minimizzando i costi delle Fer a beneficio dei consumatori”, ha affermato Dickson.
Analogamente, il direttore Policy di SolarPower Europe, Aurélie Beauvais, ha lodato gli europarlamentari per aver “protetto i piccoli impianti Fer” mantenendo la priorità di dispacciamento anche per quelli esistenti.
Critiche sono arrivate invece alle nuove regole sul bilanciamento. La Itre ha infatti eliminato le esenzioni agli impianti Fer esistenti e nuovi dalle compensazioni ai Tso per le deviazioni dalla generazione programmata.
“La legislazione sulle responsabilità di bilanciamento resta troppo debole e rischia di addossare importanti oneri ai consumatori”, ha stigmatizzato Beauvais, mentre per Dickson “non è chiaro quale compensazione dovrà essere pagata ai Tso”. Gli operatori eolici, lamenta WindEurope, “dovranno delegare a questo scopo soggetti terzi senza garanzie che ciò avverrà a un prezzo equo”.
Del tutto positivo, invece, il giudizio al limite “emission performance standard” (Eps) di 550 gr CO2/kWh agli impianti avviati dopo l’entrata in vigore del regolamento che potranno partecipare ai meccanismi di remunerazione della capacità. “L’Eps creerà più spazio per l’energia eolica sulla rete e aiuterà ad accelerare l’eliminazione delle centrali inquinanti”, ha affermato Dickson. “Gli eurodeputati hanno scelto di limitare l’uso di meccanismi di capacità distorsivi del mercato e di rimuovere i sussidi pubblici agli impianti ad alte emissioni di CO2”, ha detto Beauvais.
I consumatori hanno apprezzato per parte loro le modifiche alla proposta di direttiva sul mercato interno dell’elettricità. “Tra gli aspetti approvati ci sono bollette consumer-friendly che dovranno seguire determinati criteri di semplicità e chiarezza, cambiamenti più rapidi di fornitore che dal 2022 dovranno essere completati entro 24 ore e una comparazione più semplice della fornitura di energia e di altri servizi come l’assicurazione degli elettrodomestici”, ha sottolineato il direttore generale di Beuc, Monique Goyens.
In aggiunta, Beuc apprezza “la spinta ai consumatori che vogliono usare le tecnologie smart o produrre la loro elettricità”. Ad esempio, evidenzia Goyens, “chi avrà uno smart meter riceverà informazioni sui consumi quasi in tempo reale e avrà il pieno controllo dei suoi dati e quanti vorranno autoprodurre l’energia e fornirla alla rete beneficeranno di procedure più semplici”.
Dopo le necessarie validazioni formali, i testi della direttiva e del regolamento sul mercato elettrico approvati dalla Itre passeranno direttamente alla fase di trilogo con il Consiglio e la Commissione. Trilogo che è invece iniziato il 21 febbraio per il regolamento sulla governance dell’Unione energetica e ieri per la direttiva sull’efficienza energetica, entrambi approvati il mese scorso dall’aula dell’Europarlamento.