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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Fer e Ppa, il nodo della standardizzazione

Sviluppo degli impianti in grid parity in Europa

Quotidiano Energia - I contratti di vendita dell’energia di lungo periodo (Ppa) sono un elemento determinante per accompagnare le fonti rinnovabili verso la grid parity, ma in Europa manca ancora una standardizzazione di questo strumenti. E’ quanto emerso lo scorso 6 febbraio a Francoforte al workshop annuale di ricognizione dello sviluppo dei mercati europei delle Fer organizzato dallo Studio Legale Dentons, che ha visto gli interventi di grandi investitori internazionali nelle Fer tra cui GE Renewable Energy e Allianz Global Investors.
Nel corso del workshop – che ha posto un focus particolare su Germania, Francia, Italia, UK, Spagna, Turchia, Polonia, Repubblica Ceca e Ucraina – la grid parity è apparsa come il principale canale di sviluppo nel lungo-periodo per le rinnovabili (eolico in Europa settentrionale e occidentale e solare nel bacino Mediterraneo), soprattutto alla luce del crollo dei costi delle tecnologie.
I profili giuridici connessi allo sviluppo degli impianti in grid parity si concentrano sullo sviluppo dei Ppa, i cui elementi principali sono la durata e le formule di prezzo, la capacità e il profilo dell’offtaker, la flessibilità concessa e la standardizzazione. Ed è appunto quest’ultima che manca in Europa e che – è stato sottolineato a Francoforte – “richiede un’importante evoluzione culturale rispetto all’orizzonte attuale dei contratti di ritiro dell’energia elettrica prodotta”.
Il Vecchio Continente è anche in ritardo dal punto di vista del profilo dell’offtaker. Il workshop ha sottolineato infatti l’importanza del ruolo dei “corporate Ppa”, ossia dei contratti di fornitura della produzione degli impianti Fer in cui l’utilizzatore non è un trader ma un cliente finale industriale. In questo settore gli Usa sono all’avanguardia, avendo posto da oltre un decennio i Ppa al centro della fattibilità dei nuovi impianti a causa dell’assenza di tariffe incentivanti.
La discussione ha infine evidenziato lievi segni di rallentamento nel 2018 della transizione energetica europea, anche se – è stato rilevato - sembrerebbe che livelli di sussidi e finanziamenti pubblici sempre più bassi e prezzi dell’energia garantiti dopo gare estremamente competitive non scoraggino sviluppatori e finanziatori, che vedono ancora opportunità anche nei mercati delle Fer più mature.
In occasione del workshop è stata presentata la guida di Dentons “Investing in renewable energy projects in Europe”, contenente approfondimenti sulle attuali prospettive dei progetti Fer in venti giurisdizioni di Europa e Asia centrale.