Quotidiano Energia - Non trova pace la centrale nucleare da 3.660 MW di Tricastin, fermata alla fine di settembre per il rischio di inondazione in caso di terremoto dall’Autorità per la sicurezza nucleare Asn, che ha poi autorizzato all’inizio del mese il riavvio dell’impianto. Edf ha annunciato ieri sera la riconnessione alla rete del reattore 4, ma, contemporaneamente, il fermo dell’unità 2 a causa di “una fuga di vapore da un rubinetto di una turbopompa del circuito secondario”.
La riparazione del rubinetto, precisa Edf, “necessita dell’arresto della produzione di vapore” e dunque “l’unità di produzione 2 è stata fermata alle ore 20”.
Sempre ieri Edf è stata costretta ad evacuare un centinaio di lavoratori dalla centrale di Tricastin. Alle 11:30, spiega una nota, “un errore durante le manovre sulle valvole del circuito di trattamento dei serbatoi dei gas di scarico dell’edificio ausiliario n. 9 ha provocato una variazione dell’attività radiologica”, che “non ha superato le soglie autorizzate” ed è tornata ai valori normali alle 12:30.
Con un ennesimo ritardo rispetto a quanto previsto inizialmente, i dati dell’operatore della rete d’oltralpe Rte indicano adesso il riavvio del reattore 2 il 19 dicembre, mentre l’unità 3 dovrebbe tornare in funzione sabato. Per la 1 bisognerà invece aspettare l’ultimo giorno dell’anno. Ma il condizionale è d'obbligo.