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Responsabilità Editoriale Gruppo Italia Energia

Elettrificazione delle aree rurali

Soluzioni off-grid da fonti rinnovabili, problemi

e7, il settimanale di QE - Più di 17 miliardi di dollari all’anno: questa è la cifra necessaria a garantire entro il 2030 l’accesso all’energia nei paesi in via di sviluppo, di cui circa 12 miliardi di dollari all’anno per la costruzione di nuove reti di trasmissione e distribuzione. La quota più rilevante di questo investimento riguarderebbe l’Africa Sub-Sahariana, sia in ragione dell’elevata percentuale di popolazione priva di accesso alla rete che a causa della difficoltà connesse alla realizzazione di efficienti investimenti infrastrutturali in loco. Su questo e7 ha chiesto il commento a Riccardo Bicciato, Local Partner di BonelliErede in Egitto - Focus Team Energia Reti Infrastrutture.

Il modello di sviluppo tradizionale dei sistemi di generazione di energia, basati su una produzione centralizzata, e l’ampliamento della rete richiede ingenti investimenti, ma la buona notizia è che lo sviluppo di un metodo di produzione decentralizzata, non collegato alla rete elettrica nazionale (offgrid) rappresenta uno strumento efficiente in termini di costi e sostenibile da un punto di vista ambientale, per accelerare il processo di elettrificazione nelle zone rurali. I progressi fatti nello sviluppo di soluzioni off-grid da fonti rinnovabili sono stati notevoli. Oggi, gli impianti fotovoltaici, i cui costi sono considerevolmente diminuiti nel corso degli anni, si adattano in modo ideale alle necessità delle aeree rurali. Tuttavia, uno degli ostacoli principali che deve essere risolto per supportare nel lungo periodo progetti di questo tipo rimane la concessione dei finanziamenti per lo sviluppo dei progetti. I progetti di elettrificazione rurale off-grid non hanno sempre i requisiti di bancabilità richiesti dagli enti finanziatori. Le ragioni sono diverse, di seguito le principali. Quadro normativo e regolamentare: la mancanza di un quadro normativo e regolamentare specifico per i progetti di elettrificazione rurale di tipo off-grid riduce fortemente l’attrattività di questo settore. I quadri normativi e regolamentari devono essere adattati al fine di supportare soluzioni di tipo off-grid e ripensati in funzione di progetti sostenibili e su larga scala. Vi sono tre aspetti fondamentali per gli investitori in questi tipi di progetti. Il primo aspetto è relativo ai permessi e alle autorizzazioni. Gli investitori necessitano di individuare in maniera puntuale ed esaustiva tutti i permessi e le autorizzazioni richiesti sia durante la fase di costruzione che di operatività del progetto. Il modello “one stop shop” è il più efficace, nonché il più gradito dagli investitori per ottenere tutti permessi e le autorizzazioni richieste dalle autorità competenti e, quindi, ridurre i tempi di sviluppo dei progetti. Il secondo aspetto è il meccanismo tariffario che deve essere cost reflective. Il terzo aspetto è il rischio potenziale rappresentato dall’arrivo della rete elettrica nazionale nell’area in cui è stato sviluppato un progetto off-grid. In particolare, il quadro normativo e regolamentare dovrebbe prevedere delle exit strategies che tengano conto non solo dell’investimento sostenuto, ma anche dei mancati profitti attesi per gli investitori. Tariffe e incentivi: le tariffe non solo dovrebbero essere cost reflective, ma dovrebbero essere anche sufficientemente flessibili per garantire un ragionevole ritorno sull’investimento a un costo accessibile per gli utenti finali. Inoltre, la struttura tariffaria deve essere stabile nel lungo periodo. Il sistema di incentivi, d’altro canto, deve essere ben concepito al fine di ridurre i rischi d’investimento e ovviare alle imperfezioni del mercato. Dimensione dei progetti: i progetti off-grid da fonti rinnovabili sono di piccole dimensioni e, in quanto tali, non sono in grado di coprire gli elevati costi di strutturazione del finanziamento e gli altri costi finanziari. Il raggruppamento di più progetti in una zona geografica definita (c.d. bundling) potrebbe essere una soluzione a questo problema e avrebbe almeno due vantaggi. Da un lato si otterrà una riduzione dei costi finanziari e del rischio specifico legato al progetto e dall’altro, aumentando la dimensione dell’operazione, vi sarà un maggiore interesse a finanziare un progetto che altrimenti non sarebbe appetibile a causa dei limitato valore dell’operazione. Inoltre, il raggruppamento di più iniziative potrebbe essere effettuato sotto un regime di concessione in esclusiva, avente una durata in grado di assicurare il ritorno dell’investimento, e con specifichi obblighi di indennizzo in caso di cessazione anticipata per causa imputabile all’autorità pubblica. Rischi di off-take e di mancato pagamento: il rischio di off-take dell’energia prodotta e il rischio connesso al mancato pagamento da parte dell’utente finale (il cui reddito nelle aeree rurali è particolarmente basso) sono due dei maggiori rischi che limitano la bancabilità di questo tipo di progetti. Una soluzione a queste problematiche potrebbe esser quella di allocare i suddetti rischi su soggetti aventi una maggiore affidabilità creditizia. Un modo per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere un PPA (power purchase agreement) con enti pubblici che poi rivendono l’elettricità agli utenti finali, ovvero un PPA con selezionati e affidabili clienti (e.g. un centro sanitario rurale) dove l’energia in eccesso potrebbe essere fornita alle comunità limitrofe. In conclusione: i progetti rinnovabili off-grid offrono uno strumento sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale, in grado di accelerare il processo di elettrificazione nelle aree rurali. Tuttavia, l’accesso ai finanziamenti è particolarmente difficile qualora i problemi sopra menzionati non vengono risolti, o quantomeno mitigati, in maniera soddisfacente per gli istituti finanziatori. Ad oggi, in assenza di una soluzione a questi problemi, i progetti di elettrificazione rurale possono essere finanziati solo mediante equity, ovvero finanziamenti concessi da organizzazioni internazionali quali agenzie governative.