Quotidiano Energia - di Luca Tabasso - Storicamente rigidi e dominati dagli incumbent Edf ed Engie, i mercati retail dell'elettricità e del gas francesi sembrano finalmente arrivati al punto di svolta. Dopo anni di sostanziale stasi, al di là delle Alpi si registra un'improvvisa fibrillazione tra gli operatori vecchi e nuovi.
Il giro di boa verso l'apertura del ricco settore dei clienti domestici è stato la bocciatura delle tariffe regolate del gas, decretata lo scorso luglio dal Consiglio di Stato che le ha giudicate "contrarie al diritto comunitario". Contemporaneamente, il ministro della Transizione ecologica, Nicolas Hulot, ha annunciato che la Francia aderirà alle richieste della Commissione Ue abolendo la tutela sia per il gas che per l'elettricità.
Trascorsi però quasi due mesi senza ulteriori segnali dal Governo, Engie ha forzato la situazione presentando un ricorso al Consiglio di Stato contro le tariffe regolate dell'elettricità. Confermando indiscrezioni di stampa, il gruppo di Isabelle Kocher ha spiegato che il ricorso, presentato il 24 agosto, chiede che la tutela elettrica venga abolita contestualmente a quella del gas.
Sulla questione è intervenuto il numero uno di Edf, Jean-Bernard Lévy, che preme per il mantenimento delle tariffe giacché "l'elettricità, al contrario del gas, è un bene essenziale per le persone e non può essere sostituito, come indica lo stesso Consiglio di Stato".
L'incumbent elettrico, insomma, resiste. Ma ad ogni buon conto prepara le contromosse per difendersi dagli assalti dei concorrenti. Questa settimana, sono state create le filiali Edf Nouveaux Business (che svilupperà servizi innovativi per efficienza, domotica, energia decentralizzata, veicoli elettrici) e Agregio (aggregatore che gestirà la capacità da Fer dei produttori e le potenzialità di risparmio delle imprese) e lanciata la nuova gamma di offerte verdi per il retail "Vert électrique".
Per Edf ed Engie, tuttavia, non sarà facile conservare le loro quote di mercato (rispettivamente 85% nell'elettricità e 75% nel gas). Oltre a concorrenti già presenti come Eni e Direct Energie, si appresta infatti a scendere in campo un colosso del calibro di Total, che entro breve debutterà nel retail elettricità e gas con il suo marchio. La major di Patrick Pouyanné, che nei giorni ha acquisito l'azienda per l'efficienza GreenFlex e una quota del produttore Fer Eren Re, nel 2016 ha acquistato il fornitore retail Lampiris e creato una divisione per l'elettricità, il gas e le rinnovabili.
E oltre a Total, gli incumbent dovranno vedersela con Butagaz, antico e conosciuto marchio francese del Gpl che questa settimana ha annunciato il suo sbarco nel retail dell'elettricità e gas. L'obiettivo della società controllata dal gruppo irlandese Dcc, che l'anno scorso ha acquistato il fornitore ai clienti industriali e commerciali transalpini Gaz Européen, è ambizioso: 1 mln di clienti entro i prossimi 5-7 anni grazie a prezzi inferiori fino al 10% rispetto a quelli di Edf ed Engie.
A 10 anni dall'apertura alla concorrenza, il retail francese sembra dunque pronto al passo decisivo, con vaste praterie a disposizione dei nuovi fornitori: in base agli ultimi dati del regolatore Cre, al 31 marzo 2017 erano fuori dalla tutela meno di 4,9 mln di clienti elettrici su un totale di 32,1 mln e 5,2 mln del gas su complessivi 10,6 mln.